Aumento della leucemia infantile in Europa da dosi molto basse di esposizione del feto alla contaminazione di Chernobyl: dubbi circa gli attuali modelli di rischio da radiazione


A seguito della contaminazione di Chernobyl dell'aprile 1986, è stato riportato un eccesso di leucemia infantile ( popolazione di 0-1 anni ) da cinque Paesi ( Scozia, Grecia, Germania, Bielorussia, e Galles e Scozia ).

Le dosi cumulative assorbite per il feto, come convenzionalmente valutate, variavano da 0.02 mSv nel Regno Unito, a 0.06 mSv in Germania, 0.2 mSv in Grecia e 2 mSv in Bielorussia, dove il livello era più alto.

Tuttavia, l'effetto provocato era reale, e data la specificità della coorte, sono sorti interrogativi circa la sicurezza nell’applicare l'attuale modello di rischio da radiazione della Commissione Internazionale per la Protezione Radiologica ( ICRP ) a tali esposizioni interne, una questione discussa nel 2000 da Busby e Cato e anche nelle relazioni della commissione del Regno Unito sui rischi da radiazioni da emettitori interni.

I dati sulla leucemia infantile nel Regno Unito, scelti sulla base delle coorti definite nello studio della situazione in Grecia, sono stati forniti dal Childhood Cancer Research Group britannico.
Questo ha permesso uno studio della leucemia nella popolazione infantile combinata di 15.466.845 bambini nati nel Regno Unito, Grecia e Germania tra il 1980 e il 1990.

I risultati hanno mostrato un eccesso di rischio statisticamente significativo ( RR=1.43; p=0.0025 ) nei nati durante il periodo definito di picco di esposizione dal 01/07/1986 al 31/12/1987, rispetto a quelli nati tra il 01/01/1980 e il 31/12/1985, e tra il 01/01/1988 e il 31/12/1990.

Il rischio in eccesso nei singoli paesi non è aumentato monotonicamente con le dosi convenzionalmente calcolate, essendo il rapporto bifasico, in forte aumento a basse dosi e calante a dosi elevate.

Questo risultato è oggetto di discussione in relazione alla morte fetale / cellulare a dosi più elevate, e anche in relazione all'induzione della riparazione del DNA.
Dal momento che la coorte è stata scelta appositamente sulla base dell’esposizione a radionuclidi interni, il risultato può essere espresso come prova di un errore significativo nei modelli convenzionali per tali esposizioni fetali interne. ( Xagena_2009 )

Busby CC, Int J Environ Res Public Health 2009; 6: 3105-3114



Link: MedicinaNews.it

Emo2009 Onco2009 Pedia2009