Trapianto di sangue del cordone ombelicale da donatore non-consanguineo e malattia del trapianto contro l’ospite


La malattia del trapianto contro l’ospite ( GVHD ) si verifica meno frequentemente dopo il trapianto di sangue del cordone ombelicale ( UCBT ).
Indagini più recenti hanno incluso l’uso di 2 unità di sangue del cordone ombelicale ( UCB ) HLA ( antigene leucocitario umano ) parzialmente compatibili, o doppio trapianto di UCB, per soddisfare la minima dose cellulare richiesta.

Ricercatori dell’University of Minnesota a Minneapolis negli Stati Uniti, hanno valutato il rischio di GVHD acuta in 265 pazienti sottoposti a trapianto di sangue del cordone ombelicale composto da 1 ( n=80 ) o 2 ( n=185 ) unità.

L’incidenza di GVHD acuta di III-IV grado è risultata simile tra le coorti. Tuttavia l’incidenza di GVHD acuta di II-IV grado è stata più elevata nei soggetti riceventi doppio UCBT ( 58 vs 39%, P<0.01 ).

L’analisi di regressione multipla ha identificato 3 fattori di rischio per GVHD acuta di II-IV grado: utilizzo di 2 unità UCB, utilizzo del condizionamento non-mieloablativo, e assenza di globulina antitimocita in regime di condizionamento.

La mortalità legata al trapianto a 1 anno , tuttavia, è risultata significativamente più bassa dopo doppio UCBT ( 24 vs 39%, P=0.02 ) anche se i destinatari manifestavano GVHD acuta di II-IV grado ( 20 vs 39%, P=0.05 ).

Questi dati suggeriscono che, nonostante una maggiore incidenza di GVHD acuta di grado II nei riceventi di 2 unità HLA parzialmente compatibili, non vi è stato alcun effetto negativo sulla mortalità correlata al trapianto. ( Xagena_2009 )

MacMillan et al, Blood 2009; 113: 2410-2415



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Emo2009