Effetti protettivi delle cellule NK alloreattive nei trapianti di midollo non compatibili


A cura di Marina Bestetti, Medicina-Online.net

Nei trapianti di cellule ematopoietiche in pazienti con leucemia, le cellule Natural Killer alloreattive possono eliminare il rischio di ricadute e di rigetto, e proteggono il paziente dalla GvHD (Graft-versus-host desease, reazione immunologica da trapianto contro l'ospite).
E' quanto è emerso da una ricerca condotta da Andrea Velardi dell'Università di Perugia (Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Sezione di Ematologia e Clinica Immunologica) che ha studiato il caso di 92 pazienti che avevano ricevuto un trapianto di midollo da donatori non compatibili.
Su 58 pazienti che avevano ricevuto cellule NK non alloreattive, il 15.5% ha presentato rigetto, mentre nei 34 pazienti che avevano ricevuto cellule alloreattive, non è stato rilevato alcun caso.
Lo stesso vale per i sintomi da GvHD acuta che si sono presentati in percentuale minima (p<0.001).
E' stato inoltre condotto uno studio su modello animale (topi) con trapianto di midollo osseo. I ricercatori di Perugia hanno rilevato che i topi nei quali era stato innestato un midollo non compatibile erano morti per GvHD nell'arco di 2-4 settimane. Un innesto di cellule NK alloreattive in regime di condizionamento, ha invece permesso ai topi di sopravvivere per 120 giorni, fino al termine dello studio, senza presentare sintomi di GvHD.
Le cellule NK alloreattive possono così fornire uno strumento di grande efficacia e di sicurezza nel trapianto di midollo. ( Xagena_2002 )

Ruggeri L et al, Science 2002;295:2097-2100