Leucemia mieloide acuta: esiti dopo trapianto di cellule ematopoietiche da donatore non imparentato versus donatore fratello


Circa un terzo dei pazienti con una indicazione per trapianto di cellule ematopoietiche hanno un donatore imparentato HLA-compatibile disponibile.
Per gli altri pazienti, un donatore compatibile non imparentato rappresenta una alternativa.

I precedenti studi che hanno confrontato i trapianti da questi due tipi di donatori hanno fornito risultati contrastanti e l’efficacia relativa del trapianto da donatore imparentato o non imparentato è oggetto di attuali ricerche e studi.

Per valutare questo problema, sono stati analizzati gli esiti di 2.223 pazienti adulti con leucemia mieloide acuta sottoposti a trapianto allogenico di cellule ematopoietiche tra il 2002 e il 2006 ( donatore imparentato compatibile, n=624; donatore non imparentato con 8/8 loci HLA compatibili, n=1193; con 7/8 loci, n=406 ).

L’incidenza cumulativa a 100 giorni di malattia del trapianto contro l’ospite, acuta, di grado B-D è risultata significativamente più alta nelle persone che hanno ricevuto trapianto di cellule ematopoietiche da donatore compatibile imparentato che in quelle sottoposte a trapianto da donatore non imparentato compatibile per 8/8 loci HLA e 7/8 loci HLA ( 33%, 51% e 53%, rispettivamente; P inferiore a 0.001 ).

Nell’analisi multivariata, i riceventi trapianto da donatore non imparentato compatibile per 8/8 loci HLA hanno mostrato tassi di sopravvivenza simili a quelli osservati dopo trapianto da donatore imparentato compatibile ( rischio relativo, RR=1.03; P=0.62 ).

Le persone sottoposte a trapianto da donatore non imparentato compatibile per 7/8 loci HLA hanno mostrato una mortalità più elevata rispetto ai riceventi trapianto da donatore imparentato compatibile ( RR=1.40; P inferiore a 0.001 ), ma oltre 6 mesi dopo il trapianto di cellule ematopoietiche, i tassi di sopravvivenza sono risultati simili ( RR=0.88; P=0.30 ).

Questi risultati suggeriscono che il trapianto da donatori compatibili non imparentati e imparentati porta a tempi di sopravvivenza simili in pazienti con leucemia mieloide acuta. ( Xagena_2012 )

Saber W et al, Blood 2012; 119: 3908-3916

Emo2012