Immunoterapia attiva e passiva per il linfoma
La chemioterapia convenzionale per il linfoma è avanzata notevolmente nel corso degli ultimi 50 anni, cambiando alcuni sottotipi di linfoma da uniformemente letali a curabili; tuttavia, la maggior parte dei linfomi nei pazienti rimangono incurabili, e vi è la necessità di nuove terapie con meno tossicità e più mirate specificamente alle cellule tumorali.
Le immunoterapie passive che utilizzano i recettori delle cellule B e T, come gli anticorpi monoclonali ( mAb ) o le cellule T, hanno dimostrato di essere efficaci nel trattamento dei linfomi.
La prima generazione di terapie basate sugli anticorpi monoclonali ha trasformato lo standard di cura per il linfoma, e i più recenti anticorpi possono migliorare questo approccio.
Attività clinica è stata dimostrata da parte delle cellule T che portano recettori mirati agli antigeni virali così come dalle cellule T che portano recettori re-ingegnerizzati mirati agli antigeni riconosciuti dagli anticorpi.
Le immunoterapie attive, come vaccini e blocchi del sistema immunitario, hanno prolungato la sopravvivenza in alcuni tumori solidi, e potrebbero avere un importante ruolo nella cura del linfoma.
Una varietà di vaccini ( ad esempio, i vaccini basati su proteine e cellule ) sono stati testati in studi clinici, e i risultati più recenti hanno mostrato attività terapeutica.
Studi più recenti stanno affrontando il problema della immunosoppressione indotta da tumore mediante l'uso di anticorpi contro checkpoint immunologici o mediante re-infusione di cellule T innescate dopo linfodeplezione, un processo chiamato immunotrapianto. ( Xagena_2011 )
Brody J et al, J Clin Oncol 2011; 29: 1864-1875
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