Sopravvissuti a lungo termine a trapianto di cellule staminali ematopoietiche: predittori di necrosi avascolare dell’osso


La necrosi avascolare è una condizione debilitante riportata dopo l’utilizzo cronico di steroidi.

I Ricercatori del City of Hope National Medical Center di Duarte ( Stati Uniti ) hanno condotto uno studio con lo scopo di descrivere la grandezza del rischio in individui sopravvissuti per più di 1 anno dopo trapianto di cellule ematopoietiche.
Inoltre è stato studiato il ruolo di farmaci immunosoppressori come Prednisone ( Deltacortene ), Tacrolimus ( Prograft ), Micofenolato mofetile ( CellCept ) e Ciclosporina ( Sandimmun Neoral ) nello sviluppo di necrosi avascolare dopo trapianto di cellule ematopoietiche.

In uno studio retrospettivo, 1.346 pazienti sono stati seguiti per lo sviluppo di necrosi avascolare.

L’età mediana al trapianto di cellule ematopoietiche era di 34 anni ( intervallo da 7 mesi a 69 anni ) e la lunghezza mediana del periodo di follow-up per i sopravvissuti è stata di 8.2 anni.

In totale, 75 pazienti hanno sviluppato necrosi avascolare in 160 articolazioni.

L’incidenza cumulativa di necrosi avascolare a 10 anni è stata pari a 2.9% dopo trapianto autologo, 5.4% dopo trapianto allogenico da donatore compatibile e imparentato e del 15% dopo trapianto da donatore non-imparentato ( P<0.001 rispetto a persone sottoposte a trapianto autologo di cellule ematopoietiche ).

Per i pazienti sottoposti a trapianto allogenico, il sesso maschile ( rischio relativo [ RR ] 2.1 ), la presenza di malattia del trapianto contro l’ospite cronica ( RR=2.2 ) e l’esposizione a Ciclosporina, Tacrolimus, Prednisone e Micofenolato mofetile hanno aumentato il rischio soprattutto nei pazienti con una storia di esposizione a 3 o più farmaci ( RR=9.2 ).

In conclusione, studi futuri che hanno esaminato i meccanismi patogenetici alla base della necrosi avascolare potrebbero aiutare a sviluppare nuovi interventi mirati per prevenire questa condiziona debilitante. ( Xagena_2009 )

Campbell S et al, Cancer 2009; 115: 4127-4135



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