La sindrome metabolica è associata ad ipogonadismo maschile, ma gli studi specifici sui meccanismi e sul trattamento del deficit di testosterone sono scarsi.

È stato svolto uno studio con lo scopo di valutare gli effetti della Metformina in combinazione con la dieta e l’attività fisica sulla funzione testicolare degli uomini con sindrome metabolica.

In tutto, 35 uomini ( età media 40.4 anni ) affetti da sindrome metabolica sono stati valutati prima e dopo un periodo di 4 mesi di terapia con Metformina 850 mg due volte al giorno, associata a una dieta bilanciata normocalorica e a un lieve aumento dell'attività fisica.
I soggetti sono stati divisi in due gruppi: 21 maschi con i livelli plasmatici di testosterone normali ( superiore o uguale a 300 ng/dl ) e 14 maschi con bassi livelli plasmatici di testosterone ( inferiore a 300 ng/dl ).

Dopo il trattamento è stata registrata una significativa diminuzione dei livelli di insulina a digiuno e dell’indice di insulino-resistenza HOMA-IR ( p=0.01 e p=0.06 ), più pronunciato nel gruppo ipogonadico ( per effetto dell’assenza o presenza di ipogonadismo, p=0.04 ).

I livelli medi di testosterone totale e di testosterone libero sono aumentati in modo significativo dopo il trattamento in entrambi i gruppi, in modo simile.

L'aumento dei livelli di ormone follicolo-stimolante FSH è stato più pronunciato nel gruppo ipogonadico rispetto al gruppo eugonadico.

In conclusione, in questo gruppo di uomini con sindrome metabolica, il trattamento con Metformina associato a modifiche più salutari del regime alimentare e a un lieve incremento dell'attività fisica, ha determinato un significativo miglioramento della sensibilità all'insulina e un aumento dei livelli di testosterone libero e totale, indipendentemente dalla presenza di ipogonadismo. ( Xagena_2010 )

Casulari LA et al, Minerva Endocrinol 2010; 35: 145-151



Link: MedicinaNews.it

Farma2010 Endo2010

XagenaFarmaci_2010