Ipertiroidismo da Tiroidite

A cura di A. La Brocca, Specialista in Endocrinologia Osp. di Giaveno

L'ipertiroidismo da tiroidite (in genere da tiroidite subacuta di De Quervain) è una forma di ipertiroidismo derivante da una infiammazione, spesso di origine virale o talora autoimmune, che colpisce la tiroide e che provoca la fuoriuscita di ormone tiroideo precostituito ed immagazzinato all'interno dei follicoli tiroidei. Quindi alla base di questa forma di ipertiroidismo non vi è una eccessiva produzione di ormoni tiroidei da parte della tiroide, ma esso è causato dalla perdita nel torrente circolatorio di ormone tiroideo fisiologicamente immagazzinato all'interno dei follicoli tiroidei i quali sono stati danneggiati dal processo infiammatorio. Pertanto, la terapia di tale forma di ipertiroidismo si basa esclusivamente sulla somministrazione al paziente di farmaci corticosteroidei (tipo prednisone) ed eventualmente di beta-bloccante, quest'ultimo somministrato allo scopo di contenere gli effetti "periferici" della eccessiva presenza nella circolazione sanguigna degli ormoni tiroidei. La diagnosi di tiroidite non si formula solamente sulla base del reperto ecografico, ma è la risultante del racconto anamnestico, del quadro clinico-obiettivo tiroideo, ormonale ed anche scintigrafico.
Spesso il quadro ecografico definito di "tiroidite" (ipoecogenicità ghiandolare diffusa) lo si osserva anche in una forma particolare di ipertiroidismo di origine autoimmune nella quale la tiroide produce una eccessiva quantità di ormoni sotto la spinta di anticorpi anti-tiroidei, fra i quali i più significativi sono gli "anticorpi anti-recettore del TSH (TRAb)": trattasi del morbo di Basedow.