Anticorpi antipituitari nei pazienti con iperprolattinemia idiopatica
L’iperprolattinemia è spesso osservata nell’ipofisite linfocitica. Per chiarire il possibile coinvolgimento pituitario autoimmune nei pazienti con iperprolattinemia apparentemente idiopatica, è stata ricercata la presenza di anticorpi antipituitari nei pazienti iperprolattinemici con iperprolattinemia idiopatica ed in quelli con prolattinoma.
Sono stati studiati 66 pazienti iperprolattinemici ( 52 soggetti di sesso femminile ), di età compresa tra 28 e 42 anni ( gruppo 1 ). Di questi, 34 su 66 pazienti presentavano caratteristiche cliniche di iperprolattinemia, e successivamente sono stati sottoposti a terapia con Cabergolina ( Cabaser ); i 32 pazienti senza sintomi di prolattinemia non hanno invece ricevuto Cabergolina.
Sono stati studiati anche 32 pazienti, di cui 24 femmine ( range di età: 23-44 anni ) con iperprolattinemia dovuta a microprolattinoma ( gruppo 2 ).
Gli anticorpi antipituitari erano presenti nel 25,7% dei pazienti nel gruppo 1, mentre tutti i pazienti del gruppo 2 erano invece negativi agli anticorpi antipituitari.
Tutti i pazienti negativi per gli anticorpi antipituitari, sia del gruppo 1 che del gruppo 2, hanno mostrato una normale funzione pituitaria; una parziale alterazione della ghiandola pituitaria anteriore è stata osservata in 6 di 17 ( 35,3% ) pazienti positivi per gli anticorpi antipituitari .
Nei pazienti asintomatici con iperprolattinemia apparentemente idiopatica, l’individuazione di anticorpi antipituitari potrebbe essere utile per scoprire forme subcliniche di ipofisite linfocitica. ( Xagena_2007 )
De Bellis A et al, Ann N Y Acad Sci 2007; 1107:129-135
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