Personalizzazione della terapia per l’epatite C
La disponibilità di terapie sempre più potenti ed efficaci consente oggi la personalizzazione della terapia per l’epatite C per rispondere ai diversi bisogni terapeutici di ciascun paziente. Le condizioni che possono complicare il quadro clinico dei pazienti con infezione da HCV ( virus dell'epatite C ) sono moltissime e richiedono cautela nella definizione della terapia. Comprendono, ad esempio, cirrosi, co-infezione HCV-HIV, comorbidità di differenti entità, precedenti fallimenti terapeutici.
L’epatite C cronica presenta una progressione diversa nelle persone colpite, ben descritta dal grado di fibrosi raggiunto dal fegato. Vi è quindi una sensibile differenza tra le persone in cui la malattia ha causato un modesto grado di fibrosi e quelle che hanno già una franca cirrosi epatica.
Il virus responsabile presenta una marcata variabilità e diversi genotipi, ciascuno dei quali può essere combattuto più o meno efficacemente dai farmaci o dalle combinazioni di farmaci oggi disponibili.
L’infezione da virus dell’HCV è di per sé causa o fattore favorente di danno a numerosi organi e apparati, è ad esempio associata a maggior rischio di sviluppare diabete mellito o malattie cardiovascolari.
Il danno renale è frequente e può condizionare la scelta dei farmaci antivirali da usare, perché alcuni di essi non sono utilizzabili in caso di sofferenza renale.
Esistono poi situazioni di incompatibilità con alcuni antivirali dati dalla assunzione di farmaci per malattie concomitanti. Ad esempio, le persone con infezione cronica da HCV assumono frequentemente, per problemi gastrici, farmaci antiacidi o inibitori dei recettori H2 che possono interferire con l’azione di alcuni agenti antivirali diretti ( DAA ).
Altro caso tipico di possibile interferenza con altri farmaci è rappresentato da alcuni antiretrovirali assunti dalle persone con infezione da HIV ( virus dell'immunodeficienza umana ) infettate anche da virus HCV, che possono entrare in conflitto con alcuni farmaci antivirali ad azione diretta.
Lo stesso può accadere nelle persone che assumono antagonisti degli oppiacei.
Uno dei contesti potenzialmente più difficili in cui trattare con successo è rappresentato anche dalle persone in cui precedenti tentativi di trattamento antivirale sono falliti.
La personalizzazione del trattamento rappresenta il fulcro del percorso verso l’eliminazione dell’epatite C. Questo obiettivo è sempre più vicino anche grazie all’introduzione di antivirali diretti ancora più potenti ed efficaci. ( Xagena_2017 )
Fonte: Merck ( MSD ), 2017
Xagena_Medicina_2017