I pazienti asintomatici con epatite autoimmune presentano una buona prognosi


Ci sono poche informazioni riguardo all’epatite autoimmune nei pazienti asintomatici.

Uno studio, coordinato da Ricercatori del NIDDK, parte dei National Institutes of Health, a Bethesda, ha confrontato la storia naturale dei pazienti asintomatici con epatite autoimmune con quella di pazienti sintomatici.

All’arruolamento i pazienti asintomatici presentavano più bassi livelli plasmatici di aminotransferasi, bilirubina ed immunoglobuline G.

Metà dei pazienti asintomatici non hanno ricevuto alcuna terapia e la loro sopravvivenza non è risultata differente da quella della coorte presa in esame.

La sopravvivenza a 10 anni è stata dell’80% tra i pazienti asintomatici e dell’83,8% nei pazienti sintomatici.

I pazienti con cirrosi al basale avevano più scarsa sopravvivenza a 10 anni rispetto a quelli senza cirrosi alla presentazione, senza alcun riguardo alla sintomatologia o alla terapia con immunosoppressori.

I dati di questo studio indicano che i pazienti con epatite autoimmune, asintomatici alla presentazione, presentano una buona prognosi e possono non richiedere terapia immunosoppressiva.

La presenza iniziale di cirrosi è associata ad una scarsa prognosi nei pazienti con epatite autoimmune.( Xagena_2005 )

Feld JJ et al, Hepatology 2005; 42: 53-62



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