Carcinoma colorettale: risposta tumorale e possibilità di resezione secondaria delle metastasi epatiche in seguito a chemioterapia neoadiuvante con Cetuximab


La chemioterapia neoadiuvante per metastasi epatiche non-resecabili da carcinoma colorettale può ridurre la dimensione dei tumori per la resezione curativa.

Uno studio ha valutato l'efficacia di Cetuximab ( Erbitux ) in combinazione con la chemioterapia in questo particolare contesto.

Nel periodo 2004-2008, 114 pazienti sono stati arruolati da 17 Centri in Germania e Austria; 3 pazienti in trattamento con la sola terapia FOLFOX6 ( Oxaliplatino, Fluorouracile, Acido Folinico ) stati esclusi dall'analisi.

I pazienti con metastasi epatiche non-resecabili ( tecnicamente non-resecabili o 5 o più metastasi ) sono stati assegnati in maniera casuale a ricevere Cetuximab con FOLFOX6 ( gruppo A ) o FOLFIRI ( Irinotecan, Fluorouracile e Acido Folinico; gruppo B ).

La randomizzazione non era in cieco ed è stata stratificata in base a resecabilità tecnica e a numero di metastasi, uso di PET per la stadiazione e status di espressione di EGFR.

I pazienti sono stati valutati per la risposta ogni 8 settimane con tomografia computerizzata o con risonanza magnetica.

Un gruppo locale multidiscipllinare ha rivalutato la resecabilità dopo 16 settimane e in seguito ogni 2 mesi fino a 2 anni.

Ai pazienti con malattia resecabile è stato proposto un intervento di chirurgia epatica entro 4-6 settimane dall'ultimo ciclo di trattamento.

L'endpoint primario era la risposta del tumore in base ai criteri RECIST ( Response Evaluation Criteria In Solid Tumours ); l'analisi è stata condotta su base intention-to-treat modificata.

È stata effettuata una revisione chirurgica retrospettiva in cieco dei pazienti con immagini radiologiche al basale e durante il trattamento per valutare in modo obiettivo qualunque cambiamento nella resecabilità.

In totale, 56 pazienti sono stati assegnati in maniera casuale al gruppo A ( FOLFOX6 ) e 55 al gruppo B ( FOLFIRI ).

Un paziente in ciascun gruppo è stato escluso dall'analisi dell'endpoint primario poichè aveva interrotto il trattamento prima del raggiungimento della prima dose completa; un paziente nel gruppo FOLFIRI è stato escluso per embolia polmonare pimaria.

Una risposta confermata parziale o completa è stata osservata in 36 ( 68% ) dei 53 pazienti del gruppo FOLFOX6 e in 30 ( 57% ) dei 53 del gruppo FOLFIRI ( differenza 11%; odds ratio [ OR ] 1.62; p=0.23 ).

Le tossicità più frequenti di grado 3 e 4 sono state: tossicità cutanea ( 15 dei 54 pazienti nel gruppo A, and 22 di 55 pazienti nel gruppo B), e neutropenia ( 13 di 54 pazienti del gruppo FOLFOX6 e 12 di 55 del gruppo FOLFIRI ).

La resezione R0 è stata effettuata nel 38% dei pazienti del gruppo FOLFOX6 e nel 30% del gruppo FOLFIRI.

In un'analisi retrospettiva della risposta in base allo status di KRAS, una risposta parziale o completa è stata osservata nel 70% dei pazienti con KRAS wild-type versus 41% con KRAS mutato ( OR=3.42; p=0.0080 ).

In base alla revisione retrospettiva, i tassi di resecabilità sono aumentati da 32% al basale a 60% dopo la chemioterapia ( p inferiore a 0.0001 ).

In conclusione, la chemioterapia con Cetuximab ha prodotto alti tassi di risposta rispetto a controlli storici e un aumento significativo della resecabilità. ( Xagena_2010 )

Folprecht G et al, Lancet Oncol 2010; 11: 38-47



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