Infezione da virus dell'epatite C acquisita attraverso uso di droghe iniettabili
È stato svolto uno studio con l’obiettivo di stimare il tasso di progressione verso la cirrosi nei pazienti con infezione da virus dell'epatite C contratta attraverso iniezioni di droga.
È stata eseguita una revisione della letteratura pubblicata per individuare gli studi di valutazione della cirrosi in questa popolazione, e sono stati ricavati dati sulla prevalenza di cirrosi, durata media dell’infezione, età media, livelli medi di enzima alanina aminotransferasi ( ALT ), proporzione di maschi, percentuale di co-infezione da HIV, percentuale di consumo eccessivo di alcol, e impostazione dello studio.
I tassi di progressione sono stati stimati utilizzando medie ponderate e meta-regressione di Poisson per effetti casuali. L'impatto delle covariate è stato valutato stimando la probabilità a posteriori che il rischio relativo ( RR ) di progressione superasse 1.
Sono stati identificati in totale 47 articoli pubblicati. Dopo aggiustamento per le covariate in 44 studi che rappresentavano 6.457 pazienti, il tasso stimato di progressione verso la cirrosi è stato di 8.1 per 1000 persone/anno. Ciò corrisponde a una prevalenza di cirrosi a 20 anni del 14.8%.
Un aumento del 5% della percentuale di partecipanti maschi e un aumento del 5% della percentuale con consumo eccessivo di alcol sono stati associati a una maggiore velocità di progressione ( probabilità RR>1=0.97 e 0.92, rispettivamente ).
Un aumento del 5% della percentuale di co-infezione da HIV, con un aumento di ALT di 5 UI/L e studi in ambienti con un elevato rischio di confondimento non sono stati associati alla velocità di progressione ( probabilità RR>1=0.42, 0.65, e 0.43, rispettivamente ).
In conclusione, l'analisi dei dati a livello aggregato ha suggerito che per i pazienti che hanno contratto il virus dell'epatite C mediante l'uso di droghe iniettabili la prognosi è non-favorevole, in popolazioni con molti pazienti di sesso maschile e con alti livelli di consumo di alcol. ( Xagena_2010 )
Ava JB et al, J Hepatol 2010; 53: 245-251
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