Diabete mellito di tipo 2: associazione dei tiazolidinedioni con cancro del fegato e del colon-retto


Uno studio caso-controllo ha valutato il rischio di malignità specifica nei pazienti con diabete mellito, trattati con i tiazolidinedioni ( noti anche come glitazoni ).

Un totale di 606.583 pazienti con diabete mellito di tipo 2, di 30 anni o più, senza una storia di cancro sono stati identificati dal database Taiwan National Health Insurance nel corso dell’anno 2000.

Alla fine del 2007, i pazienti con tumore incidente a fegato, colon-retto, polmone e vescica urinaria sono stati inclusi come casi.
I casi sono stati abbinati per età e sesso fino a 4 controlli.

Lo studio ha riguardato 10.741 casi di tumore al fegato, 7.200 casi di tumore del colon e del retto, e 70.559 controlli affetti da diabete.

Un rischio significativamente più basso di incidenza di carcinoma al fegato è stato trovato per qualsiasi uso di Rosiglitazone ( Avandia ) ( odds ratio, OR=0.73) o Pioglitazone ( Actos ) ( OR=0.83 ), rispettivamente.

Gli effetti protettivi sono risultati più forti per una maggiore dose cumulativa e per una più lunga durata.

Per il cancro del colon-retto, il Rosiglitazone, ma non il Pioglitazone, era associato a un rischio significativamente ridotto ( OR=0.86 ).

I tiazolidinedioni non sono stati associati con l'incidenza di cancro del polmone e della vescica, anche se un potenziale aumento del rischio di cancro della vescica con l'uso di Pioglitazone per un periodo di 3 anni o maggiore non può essere escluso ( OR=1.56 ).

In conclusione, l'uso di Pioglitazone e Rosiglitazone è risultato associato a una ridotta incidenza di cancro al fegato nei pazienti diabetici.
Gli effetti sullo sviluppo di specifici tipi di cancro possono essere diversi per Pioglitazone e per Rosiglitazone. ( Xagena_2012 )

Chang CH et al, Hepatology 2012; 55: 1462-1472

Link: Diabetologia.net

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