Fegato bioartificiale: in sperimentazione un prototipo italo-olandese (parte III).

Un nuovo prototipo di fegato bioartificiale è stato realizzato dal Centro Biofarmacologico dell'Ospedale Cardarelli di Napoli e dal Laboratorio Sperimentale di Medicina Interna dell'Università di Amsterdam.
Il prototipo italo-olandese utilizza per ogni seduta di trattamento 15 miliardi di epatociti, circa 3 volte di più rispetto a quelli impiegati dal prototipo americano. Inoltre gli epatociti sono continuamente ossigenati.
Per verificare l'efficacia del fegato bioartificiale italo-olandese verrà compiuta una sperimentazione che coinvolgerà 150 pazienti in 2 anni. In 8 Centri Europei (Italia: Ospedale Cardarelli di Napoli, Ospedale Niguarda di Milano, Ospedale San Martino di Genova, Policlinico Sant'Orsola di Bologna, Ospedale S. Eugenio di Roma; Olanda: Ospedale Universitario di Amsterdam e di Groningen; Belgio: Ospedale Universitario di Lovanio). Il fegato bioartificiale verrà sperimentato nel trattamento di:
1)epatite acute fulminanti (da virus, tossine fungine, farmaci)
2)trapianto di fegato non riuscito.
(Xagena 2000)