Pazienti in trattamento con farmaci antiepilettici: predittori della densità ossea
Uno studio ha valutato i predittori della densità minerale ossea in 225 pazienti ambulatoriali affetti da epilessia.
Dettagliate informazioni mediche ed i valori di densità minerale ossea sono stati ottenuti da 137 adulti ( età 31 anni ) in terapia da 11.7 anni, e da 88 bambini ( età 13 anni ) in terapia da 4.7 anni ( valori medi ).
L’ipovitaminosi D si è rivelata comune nei pazienti epilettici.
La densità minerale ossea è risultata ridotta negli adulti, ma non nei bambini con epilessia.
La durata del trattamento, ma non i livelli di vitamina-D, era negativamente correlata alla densità minerale ossea a livello dell’anca negli adulti.
La densità minerale ossea è stata ridotta sia dai farmaci inducenti l’enzima che da quelli non-inducenti, sia in monoterapia che in politerapia; la riduzione era maggiore alla colonna vertebrale e all’anca tra i pazienti trattati con farmaci inducenti l’enzima.
Alle analisi multivariate, la politerapia nei bambini, e la durata del trattamento e l’impiego dei farmaci inducenti l’enzima negli adulti, erano predittori indipendenti della densità minerale ossea.
In conclusione, la terapia antiepilettica è associata a bassa densità ossea a siti scheletrici clinicamente rilevanti, aumentando pertanto il rischio di fratture.
I fattori di rischio sono risultati: l’età, la durata della terapia e l’impiego dei farmaci inducenti l’enzima. ( Xagena_2008 )
El-Hajj Fuleihan G et al Bone 2008; Epub ahead of print
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XagenaFarmaci_2008