Terapia genica: effetti anticonvulsivanti ed antiepilettogeni del neuropeptide Y
Uno studio condotto dal Dipartimento di Neuroscienze dell'Istituto di Ricerca Farmacologica Mario Negri di Milano, in collaborazione con l'Anckland University in Nuova Zelanda e Innsbruck University in Austria, ha dimostrato che il trasferimento in un modello animale del gene che codifica per il neuropeptide Y può ridurre l'incidenza di crisi convulsive.
In modelli sperimentali il neuropeptide Y inibisce le crisi convulsive, e riduce l'eccitabilità nel tessuto epilettico umano.
Nell'ippocampo di alcuni ratti è stato iniettato il gene per il neuropeptide Y mediante un vettore adeno-associato.
Al 7° giorno l'espressione del gene del neuropeptide Y è risultata significativamente aumentata, raggiungendo la massima espressione dopo 2 settimane.
Il gene introdotto mediante terapia genica è rimasto attivo per 3 mesi.
Le crisi convulsive indotte si sono ridotte fino al 70%, e la loro insorgenza è stata ritardata.
Questo studio ha indicato che i recettori per il neuropeptide Y possono rappresentare un bersaglio per lo sviluppo di nuovi farmaci antiepilettici. ( Xagena_2004 )
Richichi et al, J Neurosc 2004; 24: 3051 - 3059
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