Malattia di Parkinson: trattamento con Comtan


Comtan, il cui principio attivo è l’Entacapone, trova indicazione nel trattamento dei pazienti con malattia di Parkinson. Il morbo di Parkinson è un disturbo mentale progressivo che provoca tremore, lentezza nei movimenti e rigidità muscolare.
Comtan è utilizzato in aggiunta alla Levodopa ( una combinazione di Levodopa e Benserazide oppure una combinazione di Levodopa e Carbidopa ) in caso il paziente accusi fluttuazioni verso la fine dell’intervallo di tempo tra la somministrazione di due dosi. Le fluttuazioni si verificano quando gli effetti del farmaco diminuiscono e riemergono i sintomi. Le fluttuazioni sono legate a una riduzione degli effetti di Levodopa, per cui il paziente è sottoposto a improvvisi cambiamenti tra stato on, in cui è in grado di muoversi, e stato off, in cui ha difficoltà nel movimento. Comtan viene somministrato quando queste fluttuazioni non possono essere stabilizzate con la sola preparazione standard che contiene Levodopa.

Comtan deve essere usato solo in associazione con Levodopa e Benserazide o con Levodopa e Carbidopa.
La dose raccomandata è di una compressa assunta con ciascuna dose del farmaco associato, fino a un massimo di 10 compresse al giorno. Il medicinale può essere assunto a stomaco pieno o vuoto.
Quando i pazienti iniziano ad assumere Comtan come terapia aggiuntiva al trattamento in corso, può essere necessario ridurre la dose giornaliera di Levodopa prolungando l’intervallo tra le dosi oppure utilizzando una quantità inferiore di Levodopa nelle dosi. Comtan può essere impiegato solo con preparazioni tradizionali di Levodopa. Il medicinale non va somministrato insieme a preparazioni a rilascio modificato ( ossia quando Levodopa è rilasciata lentamente nell’arco di alcune ore ).

Nei pazienti affetti da Parkinson, le cellule cerebrali che producono il neurotrasmettitore dopamina cominciano a morire, con una conseguente diminuzione della concentrazione di questa sostanza nel cervello. I pazienti perdono quindi la capacità di controllare i propri movimenti in maniera affidabile. Il principio attivo in Comtan, Entacapone, contribuisce a ripristinare i livelli di dopamina nelle aree del cervello responsabili del controllo del movimento e della coordinazione. Agisce solo se somministrato in associazione a Levodopa, una copia del neurotrasmettitore dopamina, che può essere assunta per bocca. Entacapone blocca un enzima coinvolto nell’assorbimento di Levodopa nell’organismo denominato COMT ( catecol-O-metil transferasi ). Di conseguenza, la Levodopa rimane attiva più a lungo, contribuendo a migliorare i sintomi della malattia di Parkinson, quali la rigidità e la lentezza nei movimenti.

Comtan è stato esaminato su un totale di 376 pazienti affetti da malattia di Parkinson, nell’ambito di due studi della durata di sei mesi, che analizzavano gli effetti della somministrazione di Comtan o di placebo come terapia aggiuntiva rispetto alla preparazione di Levodopa e Carbidopa o di Levodopa e Benserazide già utilizzata dal paziente. Il principale indicatore dell’efficacia era il tempo trascorso in stato on ( ossia il tempo in cui la Levodopa controlla i sintomi della malattia di Parkinson ) dopo la prima dose di Levodopa del mattino nel primo studio e nell’arco di una giornata nel secondo studio.

In entrambi gli studi Comtan è risultato più efficace del placebo. Nel primo studio, l’aggiunta di Comtan alla terapia con Levodopa ha prolungato il tempo in stato on di 1 ora e 18 minuti rispetto al placebo, mentre nel secondo studio l’intervallo in stato on è aumentato di 35 minuti rispetto a quello registrato con l’assunzione di placebo.

Gli effetti indesiderati più comuni di Comtan ( osservati in 1-10 pazienti su 100 ) sono discinesia ( movimenti involontari ), nausea e colorazione innocua delle urine.

Comtan non deve essere utilizzato in soggetti che potrebbero essere ipersensibili ( allergici ) all’Entacapone o a uno qualsiasi degli altri eccipienti. Comtan non deve essere utilizzato nei pazienti con patologie epatiche, affetti da feocromocitoma ( un tumore della ghiandola surrenale ); con una storia di sindrome neurolettica maligna ( un grave disturbo del sistema nervoso causato normalmente da farmaci antipsicotici ) o rabdomiolisi ( rottura delle fibre muscolari ).
Comtan non deve essere utilizzato contemporaneamente con altri farmaci appartenenti al gruppo degli inibitori della monoaminoossidasi ( IMAO ). ( Xagena_2008 )

Fonte: EMEA, 2008



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