Artrite reumatoide: Golimumab, un inibitore del TNF-alfa


È stata compiuta una revisione dei dati di farmacologia, farmacocinetica, efficacia e sicurezza di Golimumab ( Simponi ), un anticorpo monoclonale, completamente umanizzato, diretto contro il fattore di necrosi tumorale alfa ( TNF-alfa ).

Diversi studi hanno analizzato l'impiego di Golimumab nei pazienti affetti da artrite reumatoide, sottoposti a trattamento con Metotrexato, oppure naive al Metotrexato, e che avevano già sperimentato una terapia con inibitori del TNF-alfa.

Golimumab associato a Metotrexato o ad altri farmaci antireumatici modificanti la malattia DMARD ), ha prodotto miglioramenti negli esiti clinici, inclusi i parametri dell'American College of Rheumatology ( ACR ) in tutta la popolazione sopra menzionata.

Anche se sono stati studiati dosaggi multipli e diversi regimi di dosaggio, la Food and Drug Administration ( FDA ) ha approvato la dose di 50 mg per via sottocutanea ogni 4 settimane.

I più comuni effetti collaterali associati al trattamento con Golimumab sono: eritema nel sito di iniezione, mal di testa e nausea.
Si è verificato un numero limitato di casi di infezioni gravi o malignità.

In conclusione, con quattro anticorpi monoclonali anti-TNF-alfa attualmente sul mercato, non è chiaro quale sarà il posto per il Golimumab nella terapia per l'artrite reumatoide.
Alcuni effetti positivi includono iniezioni mensili, comprovata efficacia dopo precedente terapia con inibitori del TNF-alfa e limitato sviluppo di anticorpi durante la terapia.
Tuttavia, in mancanza di studi a lungo termine, l'uso di Golimumab dovrebbe essere considerato solo dopo il fallimento di altre terapie. ( Xagena_2010 )

McCluggageLK, Scholtz JM, Ann Pharmacother 2010; 44: 135-144



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