Cardiopatia ischemica: Verapamil
Il Verapamil ( Isoptin ) è un calcioantagonista non-diidropiridinico in grado di interferire con il passaggio intracellulare degli ioni calcio.
Il Verapamil può essere impiegato nel trattamento dell’aritmie sopraventricolari, nell’angina pectoris e nell’ipertensione.
Il farmaco è dotato di un’azione inotropa negativa: riduce la gittata cardiaca, rallenta la frequenza cardiaca e la conduzione atrio-ventricolare ( AV ).
Nell’angina, il Verapamil è somministrato a dosi di 80-120mg per 3 volte al giorno.
Può trovare impiego nella profilassi dopo infarto miocardico quando i beta-bloccanti non sono appropriati, a dosaggi di 360mg/die in dosi frazionate.
I più comuni effetti indesiderati sono: stitichezza, vertigini, nausea, ipotensione, edema e cefalea.
A livello cardiovascolare, oltre all’ipotensione, il Verapamil può causare: scompenso cardiaco/edema polmonare, bradicardia, blocco atrio-ventricolare.
Il Verapamil non deve essere impiegato in caso di shock cardiogeno, infarto miocardico recente complicato da bradicardia, marcata ipotensione, insufficienza contrattile del ventricolo sinistro. Inoltre, il Verapamil è controindicato nei gravi disturbi di conduzione dell’eccitazione come blocco-atrio-ventricolare ( AV ) di grado II e III, blocco seno-atriale e sindrome del nodo del seno.
Altre controindicazioni sono: insufficienza cardiaca scompensata, bradicardia marcata ( inferiore a 50 battiti/min ). ( Xagena_2005 )
Fonte: Scheda tecnica di prodotto, 2005
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