Bevacizumab nel trattamento del glioblastoma multiforme
L’FDA ( Food and Drug Administration ) ha approvato Avastin ( Bevacizumab ) nel trattamento dei pazienti con glioblastoma multiforme, in cui il tumore continua a progredire nonostante il trattamento standard.
Il glioblastoma multiforme è un tumore a rapida progressione che invade il tessuto cerebrale e può avere un impatto sulle attività fisiche e sulle capacità mentali.
Ogni anno negli Stati Uniti 6.700 persone, circa, si ammalano di glioblastoma multiforme. Nonostante il trattamento chirurgico, radioterapico e/o chemioterapico, l’incidenza di recidive è alta. Avastin è un anticorpo monoclonale che inibisce l’azione del fattore di crescita endoteliale vascolare ( VEGF ).
Il farmaco è stato approvato per la prima volta nel 2004 per il trattamento del tumore metastatico del colon e del retto, e in seguito è stato approvato per il trattamento del carcinoma polmonare non a piccole cellule, non-squamoso, e del carcinoma mammario metastatico.
In 2 studi clinici, circa il 25% dei pazienti con glioblastoma multiforme ha risposto ad Avastin; la durata media della risposta è stata di circa 4 mesi.
I più gravi eventi avversi associati ad Avastin, in alcuni casi a esito fatale, sono rappresentati da: perforazione gastrointestinale, complicanze nella guarigione delle ferite, emorragia, e trombosi. Altri eventi avversi gravi di Avastin sono: forma grave di ipertensione, disturbi del sistema nervoso e disturbi della visione, ridotta conta leucocitaria, infezioni, ictus, infarto miocardico, e problemi renali.
I più comuni eventi avversi associati ad Avastin sono: sanguinamento nasale, cefalea, ipertensione, naso gocciolante, eccesso di proteine nelle urine, alterazione del gusto, secchezza della cute, sanguinamento rettale, eccessiva lacrimazione e desquamazione. ( Xagena_2009 )
Fonte: FDA, 2009
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