Farmaci cardiovascolari: l'Amlodipina può essere somministrata nei pazienti con insufficienza cardiaca ?

In uno studio clinico multicentrico controllato verso placebo, condotto su 118 pazienti affetti da insufficienza cardiaca (classe II-III, NYHA) ben compensata, il trattamento con Amlodipina (Norvasc) non ha determinato un peggioramento dello scompenso cardiaco in base a quanto rilevato in seguito alla valutazione della tolleranza allo sforzo, della frazione di eiezione del ventricolo sinistro e della sintomatologia clinica. In uno studio clinico multicentrico controllato verso placebo (PRAISE), 1153 pazienti con scompenso cardiaco sintomatico ed una frazione d'eiezione minore del 29% (media 21%) sono stati randomizzati al trattamento con placebo o con Amlodipina (10 mg) come terapia aggiuntiva ad un'associazione di ACE inibitori, Digossina e diuretici. In tale studio i pazienti con scompenso cardiaco in classe III NYHA (581 con eziologia ischemica e 349 con eziologia non ischemica) ed in classe IV NYHA (150 con eziologia ischemica e 72 con eziologia non ischemica) sono stati seguiti da 6 a 34 mesi (media 13,8 mesi). In tre ulteriori studi clinici di emodinamica e di tolleranza allo sforzo, controllati, in doppio cieco versus placebo, che hanno coinvolto 579 pazienti con scompenso cardiaco (classe II-IV, NYHA) la terapia con Amlodipina non ha determinato un peggioramento dello scompenso cardiaco. (Xagena 2000)

(Keywords: farmaci cardiovascolari, Amlodipina, Norvasc, scompenso cardiaco, insufficienza cardiaca)