Dieta DASH per ridurre la pressione arteriosa e il rischio cardiovascolare
La dieta DASH è un regime alimentare promosso dal National Heart, Lung, and Blood Institute ( NHLBI ), facente parte dei National Istitutes of Health ( NIH ) degli Stati Uniti, al fine di aiutare a prevenire, o migliorare, l'ipertensione arteriosa.
La sigla DASH sta per Dietary Approaches to Stop Hypertension, ossia Approcci dietetici contro l’ipertensione.
Nella sua forma originale, quindi, non è una dieta concepita per dimagrire perché il numero di calorie introdotte non è più basso di quelle che sono necessarie ogni giorno. Piuttosto, è un regime alimentare che prevede il consumo prevalente di alcuni alimenti e la riduzione o l’eliminazione di altri. Nello specifico, privilegia frutta, verdura, carboidrati da cereali integrali, derivati del latte a basso contenuto di grassi, pesce, carne bianca, oli vegetali e prevede una sostanziale diminuzione, o eliminazione, di carne rossa, grassi animali, zucchero e alcol.
Alla dieta DASH, inoltre, è solitamente affiancato un ridotto uso di sale da cucina.
Una serie di studi clinici condotti negli Stati Uniti, successivamente confermati anche in altri Paesi, ha dimostrato che la dieta DASH è efficace nel ridurre la pressione arteriosa, nonché altri parametri di rischio cardiovascolare, tra cui livelli ematici troppo alti di colesterolo e trigliceridi. Per questa ragione, è consigliata per le persone a rischio di sviluppare una malattia cardiovascolare.
Dal momento che il sovrappeso è a sua volta un fattore di rischio, esistono anche versioni della dieta DASH che mantengono la stessa ripartizione per quanto riguarda le categorie di alimenti, ma con un ridotto apporto di calorie totali.
Studi clinici
La dieta DASH è stata formulata e testata per la prima volta in uno studio condotto negli Stati Uniti e pubblicato nel 1997, in cui, sulla base di osservazioni note in precedenza, si voleva verificare l’effetto di diverse combinazioni alimentari sulla pressione arteriosa.
Nello specifico, sono stati arruolati 459 volontari con valori di pressione arteriosa normali-alti ( pressione massima pari a 130-139 mmHg, e/o pressione minima pari a 85-89 mmHg ) e alti ( pressione massima maggiore di 140 e pressione minima maggiore di 90 mmHg ).
I volontari furono divisi in tre gruppi: il primo continuò a mangiare una tipica dieta americana; il secondo, una quantità aumentata di verdura e frutta; il terzo, la cosiddetta dieta DASH.
Dopo 8 settimane, il gruppo che aveva consumato più frutta e verdura aveva ottenuto un leggero miglioramento. Il gruppo che aveva seguito la dieta DASH aveva valori di pressione arteriosa marcatamente più bassi degli altri due, soprattutto le persone che all'inizio dello studio avevano la pressione più alta ( le pressioni massima e minima si erano abbassate, in media, di 11.4 e di 5.5 mmHg, rispettivamente ).
In uno studio successivo, pubblicato nel 2001, venne esaminato l’effetto della riduzione di sale da cucina ( cloruro di sodio ) sia in una dieta normale, sia nella dieta DASH.
Dallo studio è emerso che la riduzione di sale è in grado di abbassare i livelli di pressione arteriosa in modo sensibile nelle persone con pressione alta, sia che seguano una dieta normale sia, ancor di più, la dieta DASH.
Conclusione
La dieta DASH è stata formulata sulla base di una serie di evidenze scientifiche accumulate nel tempo, riguardanti l’effetto dei diversi tipi di alimenti sui fattori di rischio cardiovascolare.
Era già noto in precedenza, infatti, l’effetto benefico del consumo di frutta e verdura sul rischio cardiovascolare, perché abbassa la pressione arteriosa e diminuisce i livelli di trigliceridi e colesterolo nel sangue. In realtà, frutta e verdura diminuiscono anche il pericolo di sviluppare diabete, tumori e altre malattie dell’età avanzata.
Inoltre, sostituire nella dieta i grassi saturi ( tipicamente di provenienza animale, quindi contenuti nel burro, nel formaggio e nella carne grassa ) con grassi insaturi ( contenuti nell'olio di oliva, nelle mandorle, nelle noci e in altri semi ), ha un effetto positivo sulla pressione arteriosa e riduce trigliceridi e colesterolo.
Al contrario, è noto che grassi saturi, zucchero e alcol peggiorano non solo i fattori di rischio cardiovascolare ma anche di altre malattie cronico-degenerative.
Pertanto, è scientificamente dimostrato che seguire la dieta DASH può aiutare a ridurre la pressione arteriosa e il rischio cardiovascolare.
In sintesi: privilegiare la verdura e la frutta; preferire gli oli vegetali e i cibi a basso contenuto di sale; ridurre i grassi di origine animale; diminuire il consumo di zucchero; evitare l’alcol; ridurre il consumo di prodotti conservati che spesso contengono elevate quantità di sale, zucchero e grassi saturi. ( Xagena_2021 )
Fonte: Istituto Superiore di Sanità, 2021
Xagena_Medicina_2021