Vaginosi e vaginiti


Le infezioni all'apparato genitale femminile ( vaginosi, vaginiti ) rappresentano uno dei problemi ginecologici più diffusi e la cui incidenza sembra essere in aumento.

Benché le cause siano diverse e numerose, e non sempre di natura infettiva, la grande maggioranza delle diagnosi si riferisce a vaginosi batteriche ( sindrome polimicrobica caratterizzata da una radicale modificazione dell'ecosistema vaginale consistente, in particolare, nella sostituzione della normale flora lattobacilliare da parte di flora patogena a prevalente composizione anaerobia ), vulvovaginiti da Candida o vaginiti da Trichomonas vaginalis.

Mentre nelle vaginosi, pur verificandosi un aumento delle perdite vaginali, non è possibile dimostrare la presenza di un vero e proprio stato infiammatorio, le vaginiti in genere si manifestano con sintomi quali bruciore, leucorrea, prurito e infiammazione della mucosa che risultano molto fastidiosi, influiscono pesantemente sulla qualità di vita delle pazienti e, spesso, sono recidivanti.

Nelle vaginiti l'approccio terapeutico prevede l'associazione di antibiotici ( topici o sistemici ) con farmaci antinfiammatori non steroidei ( FANS ) topici, somministrati attraverso irrigazioni vaginali.
I FANS permettono, infatti, di ridurre l'infiammazione facilitando il ripristino dell'ambiente fisiologico.

In questo contesto l'ibuprofene isobutanolammonio è risultato efficace nel trattamento delle vaginiti, sia per quanto riguarda i sintomi, sia nella risoluzione del quadro infiammatorio che ne è all'origine.

Inoltre, oggi, si è reso disponibile un nuovo dispositivo per l'applicazione topica vaginale, particolarmente innovativo rispetto alle tradizionali cannule e che permette un'applicazione più pratica e confortevole, favorendo significativamente l'accettabilità da parte delle pazienti e, di conseguenza, la compliance. ( Xagena_2004 )


Per maggiori informazioni consultare :



XagenaFarmaci_2004