Ipertrattamento del tumore alla prostata


Oltre il 75% degli uomini con diagnosi di carcinoma prostatico a basso rischio sono sottoposti a trattamento aggressivo, rimozione completa della prostata o radioterapia.

Esiste scarsa conoscenza sul profilo di rischio degli uomini con bassi livelli di PSA ( antigene prostatico specifico ), inferiori a 4 nanogrammi per millilitro.

Uno studio, che ha analizzato i dati di circa 124.000 uomini con cancro prostatico di nuova diagnosi nel periodo 2004-2006, ha cercato di fornire una risposta.

Mark N Stein della UMDNJ-Robert Wood Johnson Medical School, a New Brunswick negli Stati Uniti, e i suoi colleghi hanno esaminato i dati dal database SEER, un’iniziativa del National Cancer Institute ( NCI ).

Il 14% degli uomini esaminati aveva un PSA di 4 nanogrammi per millilitro o un valore inferiore.

L'esame del PSA misura i livelli dell’antigene prostatico specifico, una proteina prodotta dalla prostata.
In genere, un alto livello di PSA è correlato a un maggiore rischio di cancro alla prostata, anche se alcuni uomini possono avere un PSA elevato senza avere il tumore e alcuni uomini possono avere il cancro senza un PSA elevato.
La maggior parte degli uomini sani senza cancro alla prostata ha un PSA inferiore a 4 ng/ml.

E’ stato osservato che il 54% degli uomini a cui era stata fatta diagnosi di cancro alla prostata e con un PSA di 4 o inferiore, presentava una malattia a basso rischio, definita come stadio T2a o inferiore, punteggio di Gleason di 6 o inferiore.

Più del 75% di questi uomini con malattia a basso rischio è stato sottoposto a terapia aggressiva ( rimozione completa della ghiandola, o radioterapia ).

Questi risultati evidenziano che il livello di PSA non costituisce una base sufficiente per decisioni terapeutiche.

Dallo studio è emerso che il test del PSA, come strumento di screening, tende a individuare molti tumori della prostata che sono innocui e non dovrebbero essere trattati.
Anziché un trattamento immediato per gli uomini con malattia a basso rischio, è da preferire la sorveglianza attiva, che consiste nel monitoraggio del cancro mediante dosaggio del PSA e dell’esame rettale digitale, ogni 3-6 mesi e di eseguire biopsie prostatiche ogni 12-24 mesi. ( Xagena_2010 )

Fonte: Archives of Internal Medicine, 2010



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