Vaccini a vettore virale per la prevenzione del COVID: possibile effetto collaterale neurologico per il vaccino J&J


L'Agenzia regolatoria degli Stati Uniti, FDA ( Food and Drug Administration ), ha rilasciato un nuovo avviso riguardo al possibile effetto collaterale neurologico, grave seppur raro, del vaccino monodose contro il COVID di Janssen ( Johnson & Johnson ).

La sindrome di Guillain-Barré è una polineuropatia infiammatoria acuta, in genere rapidamente progressiva ma autolimitante, caratterizzata da debolezza muscolare e lieve perdita della sensibilità distale. La causa sembra essere di tipo autoimmune.

Secondo il CDC ( Centers for Disease Control and Prevention ), sono stati segnalati circa un centinaio di casi di questa sindrome su 12.8 milioni di dosi di vaccino monodose somministrate.
Questi casi sono stati riportati in maggioranza due settimane dopo la vaccinazione, e in prevalenza in persone di sesso maschile di 50 anni e oltre.
Il rischio sembra essere da 3 a 5 volte più alto tra i vaccinati col vaccino Janssen, rispetto alla popolazione generale negli Stati Uniti.
La maggior parte delle persone che ha sviluppato la sindrome di Guillain-Barré dopo vaccinazione è guarita; è stato registrato anche un decesso in un soggetto con gravi patologie sottostanti.

La paralisi flaccida predomina nella maggior parte dei pazienti con sindrome di Guillain-Barré.
Una debolezza relativamente simmetrica associata a parestesie esordisce in genere alle gambe, progredendo poi alle braccia, ma occasionalmente può esordire alle braccia o alla testa.
Nel 90% dei pazienti, l'ipostenia è massima alla 3a-4a settimana.
La debolezza rimane la stessa per un periodo di tempo variabile, tipicamente per alcune settimane, quindi si risolve.
I muscoli facciali e del distretto orofaringeo sono indeboliti in più del 50% dei pazienti colpiti dalla forma grave di malattia, con conseguente disidratazione e malnutrizione.
Nel 5-10% dei casi si verifica una paralisi respiratoria talmente grave da richiedere l'intubazione endotracheale e la ventilazione meccanica.
Un piccolo numero di pazienti va incontro a una significativa disfunzione autonomica, potenzialmente letale, determinante fluttuazioni della pressione arteriosa, inappropriata secrezione di ormone antidiuretico, aritmie cardiache, ristagno gastrointestinale, ritenzione urinaria e variazioni del diametro pupillare. ( Xagena_2021 )

Fonte: FDA, 2021

Xagena_Medicina_2021