Artrite reumatoide, Olumiant blocca l'infiammazione e il danno articolare nelle forme moderate-gravi di artrite reumatoide
È stato approvato dall'Agenzia regolatoria italiana, AIFA, Olumiant, il cui principio attivo è Baricitinib, un farmaco che blocca l'infiammazione e il danno articolare nelle forme moderate-gravi di artrite reumatoide.
Baricitinib blocca i meccanismi che innescano l'infiammazione alle articolazioni con una diminuzione del dolore e della rigidità già dalle prime settimane.
Olumiant presenta il vantaggio di essere assunto per bocca, anzichè per via iniettiva come in genere accade per la maggior parte dei farmaci antireumatici.
L'artrite reumatoide è una malattia autoimmune caratterizzata da infiammazione e da progressivo danno articolare.
Sono oltre 23 milioni le persone che ne soffrono nel mondo. In Italia la prevalenza è stimata in oltre 400mila casi.
La patologia interessa prevalentemente le donne con un rapporto di 3 a 1 rispetto agli uomini, con un picco di incidenza nella quinta decade di vita.
L'artrite reumatoide è un importante fattore di rischio per le malattie cardiovascolari come l'infarto miocardico. Più del 50% dei decessi prematuri nei soggetti con artrite reumatoide è imputabile a eventi cardiaci. Le cause sono riconducibili alla cascata infiammatoria che interessa anche i vasi sanguigni e aumenta il rischio di aterosclerosi.
L'artrite reumatoide evolve in un danno alle articolazioni e porta a una progressiva disabilità con conseguenze sulla vita quotidiana, tra cui l'impossibilità a compiere azioni semplici come vestirsi oppure lavorare.
Il 50% dei pazienti riporta vari gradi di invalidità o non-autosufficienza entro 20 anni dall'esordio della malattia.
Le manifestazioni cliniche della malattia non curata in modo ottimale portano a disabilità nell'80% dei casi.
Si stima che tra il 40 e il 50% dei pazienti non ottenga miglioramenti dal trattamento di prima linea che solitamente si basa sull'uso del Metotrexato.
L'efficacia della terapia con Metotrexato viene valutata a 3 mesi e poi a 6, per capire il raggiungimento di uno stato di controllo dei sintomi e, possibilmente, di remissione della patologia.
Se il paziente non risponde e non ne trae beneficio, è necessario passare a terapie di seconda linea. Baricitinib può essere una opzione terapeutica in questa tipologia di pazienti.
L'assunzione quotidiana di una compressa di Baricitinib da 4 mg ha prodotto un miglior controllo della malattia, in particolare del dolore, già dalle prime settimane per poi confermarsi dopo 24 e 52 settimane di trattamento.
Baricitinib esercita la sua azione con un meccanismo innovativo: inibisce infatti gli enzimi Janus chinasi 1 e 2, molecole intracellulari che modulano i segnali delle citochine infiammatorie responsabili dello sviluppo e della progressione della malattia.
A differenza dei farmaci biologici diretti verso un singolo bersaglio extracellulare, i nuovi farmaci come Baracitinib attraversano la parete cellulare e possono bloccare contemporaneamente l'effetto di diverse proteine ( citochine ) pro-infiammatorie.
Olumiant trova indicazione nei pazienti che non ottengono miglioramenti significativi, o risultano intolleranti, a uno o più farmaci biologici antireumatici ( DMARD ), tra cui il Metotrexato, sia in monoterapia che in combinazione tra di loro.
L'approvazione di Olumiant si basa sui risultati di quattro studi clinici di fase III in pazienti con artrite reumatoide attiva da moderata a grave.
In tutti gli studi di fase III è stata riscontrata una diminuzione del 20%, 50% e 70% della condizione clinica di partenza, misurata secondo i criteri dell'American College of Rheumatology ( ACR ).( Xagena_2017 )
Fonte: Eli Lilly, 2017
Xagena_Medicina_2017