Un nuovo anticoagulante nel tromboembolismo venoso e nella prevenzione dell’ictus


La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Xarelto ( Rivaroxaban ), un nuovo anticoagulante che agisce direttamente sul fattore Xa inibendolo, riguardo a:

• trattamento del rischio di ictus e dell’embolia sistemica in pazienti adulti con fibrillazione atriale non-valvolare con uno o più fattori di rischio trombotico;

• trattamento della trombosi venosa profonda e prevenzione della trombosi venosa profonda e dell’embolia polmonare recidivanti in seguito a trombosi venosa profonda acuta nell’adulto.

Tromboembolismo venoso e arterioso

La trombosi è la formazione di un coagulo all’interno di un vaso sanguigno, che ostruisce una vena ( trombosi venosa ) o un’arteria ( trombosi arteriosa ). Il tromboembolismo venoso e arterioso insorge quando un coagulo si stacca e viene trasportato dal flusso sanguigno fino ad ostruire un altro vaso più distale, con possibile danno ad organi vitali.

Il tromboembolismo venoso e arterioso comprende due gravi condizioni:

• il tromboembolismo venoso ( TEV ) avviene quando parte di un coagulo formatosi in una vena profonda, per esempio nella gamba ( nota come trombosi venosa profonda o TVP ) è trasportato fino a un altro vaso che fornisce sangue a un organo. Se questo accade in un vaso che irrora i polmoni, diventa noto come embolia polmonare ( EP ) che può essere rapidamente fatale;

• il tromboembolismo arterioso ( TEA ) avviene quando il flusso di sangue ossigenato che va dal cuore a un’altra parte del corpo ( attraverso un’arteria ) viene interrotto da un coagulo di sangue. Se questo accade in un vaso che rifornisce il cervello, si può avere un ictus, che può essere gravemente disabilitante o fatale. Se questo avviene in un’arteria coronaria, si può avere una sindrome coronarica acuta, una complicanza della coronaropatia che comprende condizioni come l’infarto del miocardio ( attacco di cuore ) e l’angina instabile.

Il tromboembolismo venoso e arterioso è un’importante causa di morbilità e mortalità in un ampio range di disturbi della coagulazione acuti e cronici e richiede un trattamento attivo o profilattico per evitare l’insorgenza di eventi potenzialmente gravi o fatali per il paziente.

Fibrillazione atriale

La fibrillazione atriale ( FA ) è il disturbo del ritmo cardiaco più frequente e colpisce oltre 6 milioni di persone in Europa. Le persone che soffrono di fibrillazione atriale hanno un rischio quintuplo di essere vittime di ictus rispetto alla popolazione comune e circa un terzo di queste svilupperà un ictus.
Il battito cardiaco irregolare rende i pazienti affetti da fibrillazione atriale vulnerabili alla formazione di trombi ( coaguli di sangue ) negli atri, che possono poi spostarsi fino a raggiungere il cervello e provocare un ictus. L’ictus provoca danni al cervello, con conseguenti danni fisici e/o problemi comportamentali, fino alla morte del paziente. ( Xagena_2011 )

Fonte: Bayer HealthCare, 2011

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