Fosavance, controindicazioni, interazioni, effetti indesiderati
Ogni compressa di Fosavance contiene 70 mg di Acido Alendronico come Alendronato sodico triidrato 91,37 mg e Colecalciferolo ( Vitamina D3 ) 70 microgrammi ( 2800 UI ).
Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Fosavance trova impiego nel trattamento dell’osteoporosi postmenopausale nei pazienti a rischio di insufficienza di vitamina D.
Fosavance riduce il rischio di fratture vertebrali e dell’anca.
Posologia e modo di somministrazione
Il dosaggio raccomandato è di una compressa da 70 mg / 70 microgrammi in monosomministrazione settimanale.
A causa della natura del processo patologico dell’osteoporosi, Fosavance deve essere utilizzato come terapia a lungo termine.
Per ottenere un adeguato assorbimento dell’Alendronato, Fosavance deve essere assunto solo con acqua semplice ( non acqua minerale ) almeno 30 minuti prima di qualsiasi alimento, bevanda o farmaco ( inclusi antiacidi, integratori di calcio e vitamine ) della giornata. E’ probabile che altre bevande ( inclusa l'acqua minerale ), alimenti ed alcuni farmaci riducano l'assorbimento di Alendronato.
Le seguenti istruzioni devono essere seguite con rigore per minimizzare il rischio di irritazione esofagea e delle reazioni avverse correlate:
• Fosavance deve essere deglutito solo dopo essersi alzati dal letto per iniziare la giornata, con un bicchiere colmo d’acqua ( non meno di 200 ml ).
• Il paziente non deve masticare o sciogliere in bocca la compressa, a causa del rischio potenziale che si verifichino ulcerazioni orofaringee.
• Il paziente non deve distendersi fintanto che non abbia mangiato qualcosa, il che deve avvenire almeno 30 minuti dopo l’assunzione della compressa.
• Il paziente non deve distendersi per almeno 30 minuti dopo aver assunto Fosavance.
• Fosavance non deve essere assunto al momento di coricarsi o prima di alzarsi dal letto all’inizio della giornata.
I pazienti devono assumere integratori di Calcio se l’introito dietetico non è adeguato. Su base individuale, deve essere presa in considerazione una ulteriore integrazione con Vitamina D che tenga conto di tutti gli apporti giornalieri di Vitamina D assunti con gli integratori vitaminici e dietetici. L’equivalenza dell’assunzione di 2800 UI di Vitamina D3 in monosomministrazione settimanale e di 400 UI di Vitamina D in monosomministrazione giornaliera non è stata studiata.
Negli studi clinici non è stata dimostrata nessuna differenza legata all’età nei profili di efficacia o di sicurezza dell’Alendronato. Non è pertanto necessario alcun aggiustamento del dosaggio nei pazienti anziani.
Non è necessario aggiustare il dosaggio nei pazienti con velocità di filtrazione glomerulare ( VFG ) maggiore di 35 ml/min. Fosavance non è raccomandato nei pazienti con funzione renale compromessa quando la VFG è minore di 35 ml/min, in quanto non vi sono esperienze in proposito.
Fosavance non è stato studiato nei bambini e negli adolescenti e non deve essere loro somministrato.
Controindicazioni
Le principali controindicazioni di Fosavance sono:
• Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti
• Patologie dell’esofago ed altri fattori che ritardano lo svuotamento esofageo, come stenosi o acalasia
• Impossibilità a stare in piedi o seduti con il busto eretto per almeno 30 minuti
• Ipocalcemia
Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Alendronato
L’Alendronato può causare irritazione locale della mucosa del tratto gastrointestinale superiore. A causa del potenziale peggioramento della patologia di base, si deve agire con cautela nel somministrare l’Alendronato a pazienti con patologie attive a livello del tratto gastrointestinale superiore, quali disfagia, patologie esofagee, gastrite, duodenite, ulcere o con storia recente ( entro l’anno precedente ) di patologie gastrointestinali importanti quali ulcera peptica o sanguinamento gastrointestinale attivo o chirurgia del tratto gastrointestinale superiore esclusa la piloroplastica.
Nei pazienti in trattamento con Alendronato sono state riportate reazioni a carico dell’esofago ( alcune gravi e con necessità di ospedalizzazione ) quali esofagite, ulcere esofagee ed erosioni esofagee, raramente seguite da stenosi esofagee. Il medico deve, pertanto, fare attenzione alla comparsa di qualsiasi segno o sintomo che indichi una possibile reazione esofagea ed avvisare il paziente di interrompere l’Alendronato e rivolgersi ad un medico nel caso si verifichino sintomi di irritazione esofagea quali disfagia, odinofagia, dolore retrosternale, insorgenza o peggioramento di pirosi.
Il rischio di reazioni avverse gravi a livello esofageo sembra essere maggiore nei pazienti che non assumono l’Alendronato in maniera appropriata e/o che continuano ad assumere l’Alendronato dopo lo sviluppo dei sintomi riferibili ad irritazione esofagea. Mentre in ampi studi clinici con Alendronato non è stato osservato un aumento del rischio, sono stati segnalati ( dopo l’entrata in commercio del farmaco ) rari casi di ulcere gastriche e duodenali, alcuni dei quali gravi ed associati a complicanze.
L’osteonecrosi della mandibola, generalmente associata ad estrazione dentale e/o ad infezione locale ( inclusa l'osteomielite ) è stata riportata nei pazienti oncologici in trattamento con regimi comprendenti i bifosfonati somministrati principalmente per via endovenosa. Molti di questi pazienti erano trattati anche con chemioterapia e corticosteroidi. L’osteonecrosi della mandibola è stata anche riportata nei pazienti con osteoporosi in trattamento con i bifosfonati orali.
Prima di iniziare il trattamento con i bifosfonati nei pazienti con fattori di rischio concomitanti ( come cancro, chemioterapia, radioterapia, corticosteroidi, scarsa igiene orale ) deve essere presa in considerazione la necessità di un esame odontoiatrico con le appropriate procedure odontoiatriche preventive.
Durante il trattamento, questi pazienti devono, se possibile, evitare procedure odontoiatriche invasive.
Nei pazienti che hanno sviluppato un'osteonecrosi della mandibola durante la terapia con bifosfonati, la chirurgia odontoiatrica può esacerbare la condizione.
Per i pazienti che necessitano di procedure odontoiatriche, non ci sono dati disponibili per suggerire che l’interruzione del trattamento con i bifosfonati riduca il rischio di osteonecrosi della mandibola.
Nei pazienti trattati con bisfosfonati sono stati riportati dolori ossei, articolari e/o muscolari. Nella esperienza post-marketing questi sintomi sono stati raramente gravi e/o hanno causato disabilità. I tempi di esordio dei sintomi sono risultati variabili da un giorno a diversi mesi dall’inizio del trattamento. Nella maggior parte dei pazienti l’interruzione del trattamento ha dato luogo ad un sollievo dai sintomi. A seguito di una nuova somministrazione dello stesso farmaco o di un altro bisfosfonato, un sottogruppo di pazienti è andato incontro ad una ricaduta dei sintomi.
I pazienti devono essere informati che in caso di mancata assunzione della dose settimanale di Fosavance, devono assumere una compressa al mattino successivo al giorno in cui se ne sono accorti. Non si devono prendere due compresse lo stesso giorno ma si deve ricominciare ad assumere una compressa una volta a settimana, nel giorno prescelto come stabilito in precedenza.
Non è raccomandato l'uso di Fosavance nei pazienti con compromissione della funzione renale quando la VFG è minore di 35 ml/min.
Si devono considerare con attenzione cause di osteoporosi diverse dalla carenza di estrogeni e dall'età.
L'ipocalcemia deve essere corretta prima di iniziare la terapia con Fosavance. Anche altri disordini del metabolismo minerale ( come una carenza di vitamina D e ipoparatiroidismo ) devono essere trattati adeguatamente prima di iniziare la terapia con Fosavance.
Il contenuto di Vitamina D in Fosavance non è adatto a correggere la carenza di vitamina D. In pazienti affetti da queste condizioni cliniche deve essere effettuato il monitoraggio dei livelli del calcio sierico e dei sintomi di ipocalcemia nel corso del trattamento con Fosavance.
A causa dell’effetto positivo dell’Alendronato sull’incremento della mineralizzazione dell’osso, possono verificarsi diminuzioni dei livelli sierici del calcio e dei fosfati. Tali diminuzioni sono usualmente limitate ed asintomatiche. Vi sono state tuttavia rare segnalazioni di ipocalcemia sintomatica, occasionalmente gravi e spesso a carico di pazienti con condizioni predisponenti ( es.: ipoparatiroidismo, deficit di vitamina D e malassorbimento del calcio ).
Colecalciferolo
La vitamina D3 può aumentare l’entità della ipercalcemia e/o ipercalciuria in caso di somministrazione a pazienti affetti da patologie associate con sovrapproduzione irregolare di Calcitriolo ( per es. leucemia, linfoma, sarcoidosi ). In questi pazienti devono essere monitorati il calcio sierico ed urinario.
I pazienti affetti da malassorbimento possono non assorbire adeguatamente la vitamina D3.
Eccipienti
Fosavance contiene lattosio e saccarosio. I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, intolleranza al galattosio, deficit di lattasi di Lapp, malassorbimento di glucosio-galattosio o insufficienza di saccarasi-isomaltasi non devono assumere questo farmaco.
Interazioni con altri medicinali ed altre forme d’interazione
Alendronato
E' probabile che cibo e bevande ( inclusa l’acqua minerale ), integratori di Calcio, antiacidi ed altri farmaci per la somministrazione orale, se assunti contemporaneamente all’Alendronato, interferiscano con l'assorbimento di quest’ultimo. Di conseguenza, i pazienti devono lasciare trascorrere almeno 30 minuti dall'assunzione dell’Alendronato prima dell’assunzione orale di qualsiasi altro farmaco.
Non si prevedono altre interazioni farmacologiche di rilevanza clinica. Negli studi clinici, ad alcuni pazienti sono stati somministrati estrogeni ( intravaginali, transdermici o orali ) durante il trattamento con l’Alendronato. Non sono state identificate reazioni avverse attribuibili all’uso degli estrogeni durante il trattamento con l’Alendronato. Sebbene non siano stati condotti studi specifici di interazione, negli studi clinici l’Alendronato è stato usato con una vasta gamma di farmaci comunemente prescritti senza dare luogo ad interazioni di rilevanza clinica.
Colecalciferolo
Olestra ( Olean ), gli olii minerali, Orlistat ( Xenical ), e gli agenti sequestranti la bile ad esempio, Colestiramina ( Questran ), Colestipolo, possono ostacolare l’assorbimento di Vitamina D.
Gli anticonvulsivanti, la Cimetidina ( Tagamet ) e i tiazidi possono incrementare il catabolismo della vitamina D. Ulteriori integratori di Vitamina D possono essere presi in considerazione su base individuale.
Gravidanza e allattamento
Fosavance deve essere utilizzato unicamente nelle donne in post-menopausa e pertanto non deve essere utilizzato durante la gravidanza o l’allattamento.
Non vi sono dati adeguati sull’uso di Fosavance in donne in gravidanza. Gli studi su animali con Alendronato non hanno indicato diretti effetti dannosi sulla gravidanza, lo sviluppo embrio/fetale o lo sviluppo postnatale. L’Alendronato ha causato distocia dovuta all’ipocalcemia nei ratti in gravidanza. In studi su animali sono state osservate ipercalcemia e tossicità riproduttiva con alti dosaggi di Vitamina D.
Non è noto se l’Alendronato viene escreto nel latte umano. Il Colecalciferolo ed alcuni dei suoi metaboliti attivi passano nel latte materno.
Effetti indesiderati
Le seguenti reazioni avverse provengono dagli studi clinici e/o dall’uso di Alendronato dopo la sua immissione in commercio.
Con Fosavance non è stata identificata alcuna nuova reazione avversa.
Alterazioni del sistema immunitario
Rari: reazioni di ipersensibilità inclusi orticaria ed angioedema
Alterazioni del metabolismo e della nutrizione
Rari: ipocalcemia sintomatica, spesso in associazione a condizioni predisponesti
Alterazioni del sistema nervoso
Comuni: cefalea
Disturbi oculari
Rari: uveite, sclerite, episclerite
Alterazioni dell’apparato gastrointestinale
Comuni: dolore addominale, dispepsia, stipsi, diarrea, flatulenza, ulcera esofagea, disfagia, distensione addominale, rigurgito acido
Non comuni: nausea, vomito, gastrite, esofagite, erosioni esofagee, melena
Rari: stenosi esofagea, ulcerazione orofaringea, SUP ( Sanguinamento, Ulcere, Perforazione ) del tratto gastrointestinale superiore
Alterazioni della cute e del tessuto sottocutaneo
Non comuni: rash, prurito, eritema
Rare: rash con fotosensibilità
Molto rari e casi isolati: reazioni cutanee gravi inclusa la sindrome di Stevens-Johnson e la necrolisi epidermica tossica
Alterazioni dell’apparato muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Comuni: dolore muscoloscheletrico ( osseo, muscolare o articolare )
Rari: grave dolore muscoloscheletrico ( osseo, muscolare o articolare )
Disordini generali e alterazioni del sito di somministrazione
Rari: sintomi transitori come da risposta della fase acuta ( mialgia, malessere e raramente febbre ), tipicamente associati all’inizio del trattamento.
Con l’uso commerciale del farmaco sono state riportate anche le seguenti esperienze avverse ( frequenza sconosciuta ):
- Alterazioni del sistema nervoso: capogiro
- Alterazioni dell’apparato uditivo e vestibolare: vertigini
- Alterazione dell’apparato muscoloscheletrico e del tessuto connettivo: osteonecrosi della mandibola è stata segnalata nei pazienti trattati con bifosfonati. La maggioranza delle segnalazioni riguarda pazienti oncologici, ma alcuni casi sono stati riportati anche in pazienti trattati per osteoporosi. L’osteonecrosi della mandibola è generalmente associata ad estrazione dentale e/o infezione locale ( osteomielite inclusa ). Anche diagnosi di cancro, chemioterapia, radioterapia, corticosteroidi e scarsa igiene orale sono ritenuti fattori di rischio; gonfiore delle articolazioni.
- Disordini generali e alterazioni del sito di somministrazione: astenia, edema periferico
Dati di laboratorio
Negli studi clinici, sono state riportate riduzioni asintomatiche, lievi e transitorie del calcio e del fosfato sierici rispettivamente nel 18% e nel 10% circa dei pazienti trattati con Alendronato 10 mg/die rispetto a 12% e 3% circa di quelli trattati con placebo. Tuttavia, le incidenze delle riduzioni del calcio sierico fino a valori inferiori a 8,0 mg/dl ( 2,0 mmol/l ) e del fosfato sierico fino a valori inferiori o uguali a 2,0 mg/dl ( 0,65 mmol/l ) rilevate nei due gruppi di trattamento sono risultate simili.
Sovradosaggio
Alendronato
L'ipocalcemia, l'ipofosfatemia e le reazioni avverse del tratto gastrointestinale superiore, quali disturbi gastrici, pirosi gastrica, esofagite, gastrite o ulcera, possono essere la conseguenza di un sovradosaggio orale.
Non sono disponibili informazioni specifiche sul trattamento di un sovradosaggio con Alendronato. In caso di sovradosaggio con Fosavance, somministrare latte o antiacidi che si legano all'Alendronato. A causa del rischio di irritazione esofagea, non indurre il vomito e tenere il paziente rigorosamente con il busto eretto.
Colecalciferolo
Non è stata documentata tossicità da vitamina D nel corso della terapia cronica in adulti generalmente sani ad un dosaggio inferiore a 10.000 UI/die. In uno studio clinico su persone adulte sane un dosaggio giornaliero di 4000 UI di Vitamina D3 per un periodo fino a cinque mesi non è stato associato a ipercalciuria o ipercalcemia.
Fonte: EMEA, 2007
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Link: MedicinaNews.it
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