Mucopolisaccaridosi di tipo II: terapia enzimatica sostitutiva con Idursulfasi
La mucopolisaccaridosi II, nota anche come sindrome di Hunter, è una malattia rara, legata al cromosoma X, causata da una carenza dell'enzima lisosomiale iduronato-2-solfatasi, che catalizza un passaggio nel catabolismo dei glicosaminoglicani.
I glicosaminoglicani si accumulano nei tessuti a livello di diversi organi e sistemi fisiologici.
Le manifestazioni cliniche comprendono coinvolgimento neurologico, grave ostruzione delle vie aeree, deformità scheletriche e cardiomiopatia.
La malattia insorge a un'età variabile e ha un tasso di progressione variabile. Nei pazienti affetti da forma grave, la morte solitamente avviene nella seconda decade di vita, mentre i pazienti con malattia meno grave possono sopravvivere fino all'età adulta.
La terapia enzimatica sostitutiva con infusioni endovenose di Idursulfasi ( Elaprase ) sta emergendo come un nuovo trattamento per la mucopolisaccaridosi di tipo II.
E' stata valutata l'efficacia e la sicurezza della terapia enzimatica sostitutiva con Idursulfasi rispetto ad altri trattamenti, placebo, o nessun trattamento.
Sono stati selezionati studi controllati randomizzati e quasi randomizzati sulla terapia di sostituzione enzimatica con Idursulfasi rispetto a nessun intervento, placebo o altre opzioni ( ad esempio, strategie comportamentali, trapianto ).
Due soggetti indipendenti hanno visionato gli studi identificati, valutato la qualità dei documenti ed estrapolato i dati.
Uno studio ( 96 pazienti ) ha soddisfatto i criteri di inclusione, anche se l'endpoint primario di questa recensione ( z score per altezza e peso ) non è stato valutato nello studio.
Dopo 53 settimane di trattamento, i pazienti del gruppo Idursulfasi 0.5 mg/kg settimanale hanno dimostrato un significativo tasso di miglioramento rispetto al placebo per l'endpoint primario: distanza percorsa in 6 minuti, sulla base della somma dei ranghi di cambiamento rispetto al basale, differenza media 37.00.
Il gruppo Idursulfasi 0.5 mg/kg a settimane alterne ha anche mostrato un miglioramento, che non era significativo rispetto al placebo, differenza media 23.00.
Dopo 53 settimane, non c'è stata alcuna differenza statisticamente significativa nella percentuale della capacità vitale forzata prevista tra i tre gruppi; la capacità vitale forzata assoluta è risultata significativamente aumentata dal basale nel gruppo a dosaggio settimanale rispetto al placebo, differenza media di 0.16.
Nessuna differenza è stata osservata tra il gruppo Idursulfasi 0.5 mg/kg a settimane alterne e il gruppo placebo.
Inoltre, il volume di fegato e milza e l'escrezione di glicosaminoglicani nelle urine sono risultati significativamente ridotti rispetto al basale con entrambi i regimi di dosaggio di Idursulfasi.
Idursulfasi è risultato generalmente ben tollerato, ma si sono verificate reazioni all'infusione.
Anticorpi verso Idursulfasi sono stati rilevati nel 31.7% dei pazienti alla fine dello studio e sono stati correlati a una riduzione inferiore dei livelli urinari di glicosaminoglicani.
In conclusione, i dati attuali sono limitati. Sebbene lo studio clinico randomizzato identificato sia stato considerato di buona qualità, non è riuscito a descrivere risultati importanti.
E' stato dimostrato che la terapia enzimatica sostitutiva con Idursulfasi è efficace in relazione alla capacità funzionale ( distanza percorsa in 6 minuti e capacità vitale forzata ), al volume di fegato e milza e all'escrezione urinaria di glicosaminoglicani in pazienti con mucopolisaccaridosi di tipo II rispetto al placebo.
Non ci sono evidenze riguardo al miglioramento della crescita, dell'apnea notturna, della funzione cardiaca, della qualità di vita e della mortalità.
Altri studi sono necessari per ottenere maggiori informazioni sull'efficacia a lungo termine e sulla sicurezza della terapia di sostituzione enzimatica. ( Xagena_2011 )
Silva EM et al, Cochrane Database Syst Rev 2011; 11: cd008185
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