PegIntron, controindicazioni, avvertenze, e interazioni
PegIntron è un Interferone pegilato, che è somministrato 1 volta a settimana nei pazienti affetti da epatite C.
Controindicazioni
PegIntron è controindicato in:
- ipersensibilità al principio attivo o a un qualsiasi Interferone o ad uno qualsiasi degli eccipienti;
- presenza di un’anamnesi positiva di grave malattia cardiaca preesistente, inclusa malattia cardiaca instabile o non controllata nei sei mesi precedenti;
- condizioni cliniche gravi e debilitanti;
- epatite autoimmune o anamnesi positiva di malattia autoimmune;
- disfunzione epatica grave o cirrosi scompensata del fegato;
- patologia tiroidea preesistente in mancanza di un suo controllo con la terapia convenzionale;
- epilessia e/o funzionalità del sistema nervoso centrale ( SNC ) compromessa.
Avvertenze speciali e opportune precauzioni d'impiego
Sintomatologia psichiatrica e sistema nervoso centrale
Gravi effetti sul sistema nervoso centrale, in particolare depressione, ideazione suicidaria e tentato suicidio, sono stati osservati in alcuni pazienti in trattamento con PegIntron, e anche dopo l’interruzione del trattamento, soprattutto durante i 6 mesi di follow-up. Con gli Interferoni alfa sono stati osservati altri effetti sul sistema nervoso centrale che includevano comportamento aggressivo ( talvolta rivolto verso gli altri ), confusione e alterazioni dello stato mentale.
I pazienti devono essere attentamente monitorati per qualsiasi segno o sintomo di disturbi psichiatrici. Se tali sintomi compaiono, dovranno essere prese in considerazione, da parte del medico, sia la potenziale gravità di questi effetti indesiderati sia la necessità di un’adeguata gestione terapeutica. Se i sintomi psichiatrici persistono o peggiorano, o si manifesta ideazione suicidaria, si raccomanda di interrompere il trattamento con PegIntron, e che il paziente sia seguito, se necessario, con un trattamento psichiatrico.
Pazienti con presenza o anamnesi di condizioni psichiatriche gravi
Se il trattamento con Peginterferone alfa-2b viene ritenuto necessario nei pazienti con presenza o anamnesi di condizione psichiatrica grave, questo deve essere iniziato solo dopo che sia stata assicurata un’appropriata diagnosi individuale e una gestione terapeutica della condizione psichiatrica.
Non vi sono dati relativi all’utilizzo di PegIntron in associazione con Ribavirina nei pazienti che hanno recidivato dopo trattamento con Interferone alfa + Ribavirina.
Tutti i pazienti con epatite cronica C inclusi negli studi clinici, venivano sottoposti a biopsia epatica prima dell'inclusione ma, in alcuni casi ( ad esempio pazienti con genotipo 2 e 3 ), il trattamento è attuabile senza conferma istologica. Le correnti linee guida per il trattamento devono essere consultate al fine di stabilire se una biopsia epatica è necessaria prima di iniziare la terapia.
Ipersensibilità acuta
Raramente sono state osservate reazioni di ipersensibilità acuta ( quali orticaria, angioedema, broncocostrizione, anafilassi ) durante la terapia con Interferone alfa-2b. Qualora si sviluppasse tale reazione durante la terapia con PegIntron, è necessario interrompere immediatamente il trattamento ed istituire un’adeguata terapia medica. Rash cutanei transitori non necessitano dell’interruzione del trattamento.
Sistema cardiovascolare
Come con Interferone alfa-2b, i pazienti con anamnesi positiva di scompenso cardiaco congestizio, infarto miocardico e/o con aritmie pregresse o in atto, trattati con PegIntron devono essere attentamente controllati. Nei pazienti con preesistenti anormalità cardiache si raccomandano controlli elettrocardiografici prima e nel corso del trattamento. Le aritmie cardiache ( per lo più sopraventricolari ), di solito rispondono alla terapia convenzionale ma possono richiedere l’interruzione della terapia con PegIntron.
Funzionalità epatica
Come nel caso di tutti gli Interferoni, sospendere il trattamento con PegIntron nei pazienti che sviluppano un prolungamento dei marcatori della coagulazione che può essere indicativo di scompenso della funzionalità epatica.
Febbre
La comparsa di febbre può essere correlata alla sindrome di tipo influenzale molto spesso osservata durante la terapia con Interferone; in presenza di febbre persistente devono essere escluse altre cause.
Idratazione
I pazienti in trattamento con PegIntron devono essere mantenuti in buone condizioni di idratazione, essendosi osservati alcuni casi di ipotensione dovuta a deplezione di liquidi in alcuni pazienti trattati con Interferoni alfa. Può essere necessario l’apporto sostitutivo di liquidi.
Alterazioni polmonari
Infiltrati polmonari, polmonite interstiziale e polmonite, occasionalmente con esito fatale, sono stati osservati raramente nei pazienti trattati con Interferone alfa. Ogni paziente che sviluppi febbre, tosse, dispnea o altri sintomi respiratori, deve essere sottoposto ad una radiografia del torace. Se la radiografia del torace evidenzia infiltrati polmonari o se si osserva evidenza di alterazione della funzionalità polmonare, il paziente deve essere monitorato strettamente e, se necessario, interrompere l’assunzione di Interferone alfa. L’immediata interruzione della somministrazione di Interferone alfa e il trattamento con corticosteroidi sembra essere correlato alla risoluzione degli eventi avversi polmonari.
Malattie autoimmuni
Nel corso del trattamento con Interferoni alfa è stata segnalata la possibilità dello sviluppo di auto-anticorpi e patologie autoimmuni. Pazienti predisposti allo sviluppo di patologie auto-immuni possono essere esposti ad un rischio più elevato. Pazienti con segni o sintomi compatibili con patologie autoimmuni devono essere valutati attentamente e deve essere rivalutato il rischio beneficio di continuare la terapia con Interferone.
Alterazioni oculari
Disturbi oftalmici, inclusi emorragie retiniche, macule visive e ostruzioni arteriose o venose retiniche sono stati raramente osservati dopo trattamento con Interferoni alfa. Tutti i pazienti dovrebbero essere sottoposti a visita oculistica di base. Ogni paziente che segnali sintomi a livello oculare, inclusa diminuzione dell'acuità visiva o del campo visivo, deve essere sottoposto ad una pronta e completa visita oculistica.
Si raccomandano periodiche visite oculistiche durante la terapia con PegIntron, in particolare nei pazienti con patologie che possono essere associate a retinopatia, come diabete mellito o ipertensione.
Nei pazienti che sviluppano peggioramento o nuovi disturbi oftalmici, dovrebbe essere considerata l'interruzione del trattamento con PegIntron.
Alterazioni tiroidee
In rari casi, pazienti trattati con Interferone alfa per epatite cronica C, hanno manifestato alterazioni tiroidee di tipo sia ipotiroideo che ipertiroideo. Se nel corso della terapia il paziente manifesta sintomi compatibili con la possibile disfunzione tiroidea, si devono verificare i livelli dell’ormone stimolante la tiroide ( TSH ). In presenza di disfunzione tiroidea, il trattamento con PegIntron può essere continuato se i livelli di TSH possono essere mantenuti entro i limiti dei valori normali con adeguata terapia.
Disturbi metabolici
Sono stati osservati casi di ipertrigliceridemia e di aggravamento di ipertrigliceridemia, talvolta di grave entità. Pertanto è raccomandato il monitoraggio dei livelli di lipidi.
Coinfezione HCV/HIV
I pazienti coinfettati con HIV e che ricevono una terapia anti-retrovirale altamente attiva ( HAART ) presentano un aumentato rischio di sviluppare acidosi lattica. Occorre usare cautela quando si aggiungono PegIntron e Ribavirina alla terapia HAART. I pazienti trattati con la terapia di combinazione PegIntron e Ribavirina e Zidovudina potrebbero essere a rischio maggiore di sviluppare anemia.
I pazienti coinfettati con cirrosi avanzata sottoposti a terapia HAART possono presentare un maggior rischio di scompenso epatico e morte. L’aggiunta di un trattamento con Interferone alfa da solo o in associazione a Ribavirina può aumentare il rischio in questa tipologia di pazienti.
Disturbi dentali e periodontali
Nei pazienti che hanno ricevuto una terapia di combinazione con PegIntron e Ribavirina, sono stati riportati disturbi dentali e periodontali che possono causare perdita dei denti. Inoltre, la secchezza delle fauci potrebbe avere un effetto dannoso su denti e mucose orali durante il trattamento a lungo termine con l’associazione di PegIntron e Ribavirina. I pazienti devono lavarsi a fondo i denti due volte al giorno e sottoporsi a regolari controlli odontoiatrici.
Inoltre alcuni pazienti possono avere episodi di vomito. Se questa reazione si verificasse, essi devono essere consigliati di risciacquare a fondo la bocca subito dopo.
Pazienti che ricevono trapianto d’organo
La tollerabilità e l’efficacia di PegIntron da solo o in combinazione con Ribavirina per il trattamento dell’epatite C in pazienti che abbiano ricevuto un trapianto di fegato o di altri organi non sono state studiate. Dati preliminari indicano che la terapia con Interferone alfa può essere associata ad un incremento percentuale del rigetto di rene trapiantato. E’ stato inoltre osservato il rigetto di fegato trapiantato.
Altro
A causa di segnalazioni riguardo l’esacerbazione di psoriasi preesistente e di sarcoidosi con Interferone alfa, l’impiego di PegIntron nei pazienti con psoriasi o con sarcoidosi è consigliato solo se il beneficio potenziale ne giustifica il potenziale rischio.
Esami di laboratorio
Prima dell’inizio della terapia devono essere effettuati in tutti i pazienti gli esami ematologici ed ematochimici standard ed un test di funzionalità tiroidea. I valori basali accettabili che possono essere considerati come una linea guida prima dell’inizio della terapia con PegIntron sono:
• Piastrine: maggiore o uguale a 100.000/mm3
• Neutrofili; maggiori o uguali a 1.500/mm3
• Livelli di TSH nei limiti normali
Le valutazioni di laboratorio devono essere eseguite alle settimane 2 e 4 di trattamento e in seguito periodicamente, se clinicamente indicato.
Interazioni con altri medicinali ed altre forme d’interazione
I risultati di uno studio esplorativo a dosaggi ripetuti in cui venivano determinati i substrati del P450 nei pazienti con epatite cronica C trattati con PegIntron una volta alla settimana ( 1,5 microg/kg ) per 4 settimane hanno dimostrato un aumento dell’attività di CYP2D6 e CYP2C8/9. Non è stata osservata alcuna modifica nell’attività di CYP1A2, CYP3A4 o N-acetiltransferasi. Opportune precauzioni devono essere prese quando si somministra Peginterferone alfa-2b insieme a farmaci metabolizzati da CYP2D6 e CYP2C8/9, in particolare quelli con ristretto indice terapeutico, come Warfarin ( Coumadin ), Fenitoina ( Dintoina; CYP2C9 ) e Flecainide ( Almarytm; CYP2D6 ). Questi riscontri possono essere parzialmente correlati a un’aumentata capacità metabolica derivata da una ridotta infiammazione epatica nei pazienti sottoposti a trattamento con PegIntron.
Si raccomanda cautela quando viene iniziato il trattamento per epatite cronica con PegIntron nei pazienti trattati con medicinali con un ristretto indice terapeutico e sensibili a lievi disturbi metabolici del fegato.
In uno studio di farmacocinetica a dose multipla, non sono state riscontrate interazioni farmacocinetiche fra PegIntron e Ribavirina.
Nei pazienti con epatite cronica C in trattamento stabile di mantenimento con Metadone ( Eptadone ) e mai trattati con Peginterferone alfa-2b, l’aggiunta di 1,5 microg/kg alla settimana di PegIntron per via sottocutanea per quattro settimane, ha aumentato l’AUC di R-Metadone di circa il 15 % ( 95 % IC per un rapporto stimato di AUC di 103 – 128 % ). La rilevanza clinica di questi risultati non è conosciuta; tuttavia i pazienti devono essere monitorati per i segni e i sintomi di un aumentato effetto sedativo oltre a depressione respiratoria. Il rischio di un prolungamento dell’intervallo QTc, deve essere preso in considerazione in particolare nei pazienti trattati con alte dosi di Metadone.
Gravidanza ed allattamento
L’uso di PegIntron è raccomandato nelle donne in età fertile solo quando sia adottato un efficace metodo contraccettivo durante il trattamento.
Non vi sono dati adeguati provenienti dall’uso dell’Interferone alfa2-b in donne in gravidanza.
Gli studi condotti su animali hanno evidenziato una tossicità riproduttiva.
Interferone alfa-2b si è dimostrato induttore di aborto nei primati.
Anche PegIntron potrebbe causare questo effetto.
Il rischio potenziale per gli esseri umani non è noto. PegIntron deve essere utilizzato durante la gravidanza solo se il beneficio atteso giustifichi il potenziale rischio per il feto.
Non è noto se i componenti del farmaco vengano escreti nel latte materno. A causa delle potenziali reazioni avverse nei bambini allattati al seno, l’allattamento deve essere interrotto prima dell’inizio del trattamento.
Terapia di associazione con Ribavirina
La Ribavirina causa gravi anomalie congenite se somministrato durante la gravidanza. La terapia con Ribavirina è controindicata nelle donne in gravidanza. Le pazienti di sesso femminile o le partner di pazienti maschi che assumono PegIntron in associazione a Ribavirina devono porre estrema attenzione nell’evitare la gravidanza. Sia le femmine in età fertile che i loro partner devono utilizzare un metodo contraccettivo efficace durante il trattamento e nei 4 mesi dopo il termine del trattamento. I pazienti di sesso maschile e le loro partner in età fertile devono ricorrere entrambi ad un adeguato metodo contraccettivo durante il trattamento e per 7 mesi dopo la conclusione del trattamento.
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
E’ necessario informare i pazienti che manifestano spossatezza, sonnolenza o stato di confusione durante il trattamento con PegIntron, di evitare la guida o l’uso di macchinari.
Fonte: EMEA, 2007
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