Riattivazione del virus dell’epatite B dopo chemioterapia antitumorale o terapia immunosoppressiva


Negli ultimi 2 anni, ADRAC ( Adverse Drug Reactions Advisory Committee ) ha ricevuto 5 segnalazioni di riattivazione dell’infezione da virus dell’epatite B ( HBV ) nei soggetti HBsAg positivi.

Prima della riattivazione, questi soggetti avevano ricevuto chemioterapia antitumorale o terapia di immunosoppressione per malattia autoimmune.

In un paziente con infezione da virus HIV, la Lamivudina ( Epivir ) è stata interrotta quando la terapia antiretrovirale è stata modificata a causa di un aumento del carico virale di HIV.
Due di questi casi sono risultati fatali ed un soggetto ha richiesto trapianto di fegato.

Il primo caso fatale ha riguardato un uomo di 61 anni che ha ricevuto 7 cicli di un trattamento a base di Ciclofosfamide, Doxorubicina, Vincristina e Prednisolone per un linfoma a grandi cellule B, con successiva riattivazione dell’epatite B ( HBV DNA > 600pg/ml ).
Il paziente è morto per malattia epatica scompensata nonostante il trattamento con Lamivudina.

L’altro caso fatale ha interessato una donna di 29 anni con malattia mista del tessuto connettivo, che è stata trattata con un basso dosaggio di Prednisolone e di Idrossiclorochina.
La paziente ha sviluppato meningite asettica ed è stata trattata con Prednisolone ad alto dosaggio ( 60mg ) per 2 mesi.
L’Idrossiclorachina è stata sostituita dalla Clorochina a causa dell’insorgenza di cefalea ed il dosaggio di Prednisolone è stato ridotto.
Un mese più tardi la donna ha sviluppato insufficienza epatica progressiva a causa di un’epatite colestatica fibrosante.
Nonostante il trattamento con Lamivudina la donna è morta per insufficienza multiorgano.

La riattivazione dell’epatite B con successiva manifestazione di grave epatite è stata riportata dopo trapianto di cellule staminali ematopoietiche, chemioterapia per il tumore alla mammella e altri tumori solidi, ed in coloro che hanno ricevuto un trapianto d’organo.
La chemioterapia sistemica e soprattutto la terapia con corticosteroidi ad alto dosaggio, è ritenuta promuovere alti livelli di replicazione di HBV.
Il successivo recupero della funzione immunitaria dopo cessazione della chemioterapia o interruzione dei corticosteroidi, è in grado di produrre danno epatico massivo.

La possibilità di riattivazione dell’infezione da virus dell’epatite B dovrebbe essere tenuta presente nei soggetti HBsAg-positivi che richiedono chemioterapia antitumorale, trapianto d’organo o terapia con corticosteroidi ad alto dosaggio.
I pazienti HBsAg-positivi dovrebbero essere sottoposti a profilassi con un antivirale. ( Xagena_2006 )

Fonte: Australian Adverse Drug Reaction Bulletin, 2006




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