Sviluppo di linfoma con gli antagonisti del TNF-alfa
Un gruppo di Ricercatori francesi ha condotto uno studio per descrivere i casi di linfoma associati a terapia con anti-TNF, identificare i fattori di rischio, stimare l’incidenza e confrontare i rischi per i diversi farmaci anti-TNF.
È stato disegnato uno studio prospettico ( Research Axed on Tolerance of bIOtherapies; RATIO ) per raccogliere tutti i casi di linfoma tra i pazienti francesi trattati con terapia anti-TNF dal 2004 al 2006, qualunque fosse l’indicazione.
Sono stati individuati 38 casi di linfoma, di cui 31 casi di linfoma non-Hodgkin ( 26 a cellule B e 5 a cellule T ), 5 casi di linfoma di Hodgkin e 2 casi di linfomi Hodgkin-like.
Il virus di Epstein-Barr è stato trovato in entrambi i casi di linfoma Hodgkin-like, in 3 su 5 nei linfomi di Hodgkin e in 1 tra i linfomi non-Hodgkin.
I pazienti trattati con Adalimumab ( Humira ) o Infliximab ( Remicade ) hanno mostrato un rischio maggiore rispetto a quelli trattati con Etanercept ( Enbrel ): tasso di incidenza standardizzato 4.1 e 3.6 versus 0.9, rispettivamente.
L’esposizione ad Adalimumab o Infliximab, rispetto a Etanercept, è risultata essere un fattore di rischio indipendente per il linfoma nello studio caso-controllo: odds ratio 4.7 e 4.1, rispettivamente.
Il tasso di incidenza del linfoma aggiustato per sesso ed età è stato pari a 42.1 per 100.000 pazienti-anno, il tasso standardizzato è stato di 2.4.
In conclusione, l’aumento del rischio di linfoma, di 2-3 volte, nei pazienti trattati con terapia anti-TNF è simile a quello atteso per i pazienti con gravi malattie infiammatorie.
Alcuni linfomi sono associati a immunosoppressione, e il rischio di linfoma è più elevato con la terapia a base di anticorpi monoclonali ( Adalimumab, Infliximab ) che con la terapia con recettore solubile ( Etanercept ). ( Xagena_2009 )
Mariette X et al, Ann Rheum Dis 2010; 69: 400-408
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