Rischio aritmogeno associato a Invirase dovuto a prolungamento degli intervalli QT e PR


Roche, in accordo con l’EMA ( European Medicines Agency ) e l’ Agenzia Italiana del Farmaco, ha informato i medici del rischio di prolungamento dell’intervallo QT associato all’utilizzo di Invirase ( Saquinavir ).

Invirase è controindicato nei pazienti con prolungamento congenito o acquisito dell’intervallo QT o con altre condizioni predisponenti per aritmie cardiache, compresa la terapia concomitante con altri farmaci che possono determinare il prolungamento dell’intervallo QT o PR.

L’associazione di Invirase con farmaci che aumentano i livelli plasmatici di Saquinavir non è indicata e dovrebbe essere evitata in tutti i casi per i quali siano disponibili alternative terapeutiche.

La somministrazione di Invirase deve essere interrotta in caso di aritmia o prolungamento dell’intervallo QT o PR.

Le dosi raccomandate di Invirase non devono essere superate poichè l’entità del prolungamento degli intervalli QT e PR può aumentare all’aumentare delle concentrazioni plasmatiche di Saquinavir.

Deve essere presa in considerazione l’opportunità di eseguire tracciati elettrocardiografici al basale ed in corso di follow-up ( per es. in pazienti che assumono contemporaneamente farmaci in grado di aumentare i livelli plasmatici di Saquinavir ).

I pazienti devono essere avvertiti del rischio aritmogeno e deve essere loro chiesto di comunicare al proprio Medico Curante qualsiasi segno di aritmia cardiaca ( per es. palpitazioni, sincope, presincope ).

Ulteriori informazioni sulla sicurezza

Invirase è indicato per il trattamento dei soggetti adulti con infezione da HIV-1. Invirase deve essere somministrato esclusivamente in associazione a Ritonavir e ad altri farmaci antiretrovirali.
Gli effetti delle dosi terapeutiche ( 1000/100 mg due volte die ) e sovraterapeutiche ( 1500/100 mg due volte die ) di Invirase / Ritonavir sull’intervallo QT sono state valutate in uno studio a 4 vie, di crossover, in doppio cieco e controllato verso placebo e controllo attivo ( Moxifloxacina 400 mg ), condotto su soggetti sani di entrambi i sessi.
Nel braccio che assumeva dosi terapeutiche e sovraterapeutiche, percentuali pari all’11% e al 18% dei soggetti, rispettivamente, hanno presentato un intervallo QTcS compreso tra 450 e 480 msec. Nel gruppo con controllo attivo con Moxifloxacina, nessuno dei soggetti ha presentato un QTcS superiore a 450 msec. Nessun soggetto in studio ha presentato un prolungamento dell’intervallo QT maggiore di 500 msec o torsione di punta.
Un prolungamento dell’intervallo PR maggiore di 200 msec si è osservato nel 40% e nel 47% dei soggetti che assumevano rispettivamente Invirase / Ritonavir 1000/100 mg due volte die e 1500/100 mg due volte die, e rispettivamente nel 3 e 5% dei soggetti nel gruppo di controllo attivo con Moxifloxacina e nel braccio con placebo.
Si sono verificati episodi di sincope / presincope con una percentuale più elevata di quella attesa e più frequentemente in corso di terapia con Invirase / Ritonavir. ( Xagena_2010 )

Fonte: AIFA, 2010



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