Interventi farmacologici per la prevenzione della recidiva postoperatoria della malattia di Crohn


La recidiva della malattia di Crohn è comune dopo resezione intestinale.
Sono stati studiati diversi farmaci in studi controllati allo scopo di ridurre il rischio di ricorrenza endoscopica o clinica della malattia di Crohn dopo intervento chirurgico.

Una revisione sistematica della letteratura ha valutato l’uso di terapie mediche per la prevenzione della recidiva postoperatoria della malattia di Crohn.
Sono stati individuati e inclusi nell’analisi 23 studi randomizzati e controllati.

I probiotici non sono risultati superiori al placebo per nessuno degli esiti presi in considerazione.

L’uso di antibiotici nitroimidazolici sembra ridurre il rischio di recidiva clinica ( RR=0.23; number needed to treat, NNT=4 ) ed endoscopica ( RR=0.44; NNT=4 ) rispetto al placebo.

Tuttavia questi farmaci sono risultati associati a un maggior rischio di eventi avversi gravi ( RR=2.39 ).

La terapia con Mesalamina ( Acido 5-Aminosalicilico; Asacol ) è risultata associata a una significativa riduzione del rischio di recidiva clinica ( RR=0.76; NNT=12 ) e di recidiva endoscopica grave ( RR=0.50; NNT=8 ), rispetto al placebo.

Anche la combinazione Azatioprina e 6-Mercaptopurina è risultata associata a una significativa riduzione del rischio di ricorrenza clinica ( RR=0.59; NNT=7 ) e di ricorrenza endoscopica grave ( RR=0.64; NNT=4 ), rispetto al placebo.

Nessuno dei farmaci ha mostrato un rischio di eventi avversi gravi maggiore del placebo.

Nel confronto con Azatioprina associato a 6-MP, la Mesalamina è risultata associata a un maggior rischio di recidiva endoscopica ( RR=1.45 ), ma a un minor rischio di eventi avversi gravi ( RR=0.51 ).

Non sono state osservate differenze significative tra Mesalamina e l’associazione Azatioprina e 6-MP per nessuno degli esiti.

In conclusione, gli studi randomizzati e controllati disponibili su Infliximab, Budesonide, Tenovil ( forma ricombinante di IL-10 ) e Interleuchina-10 non sono sufficienti per trarre conclusioni.
Gli antibiotici nitroimidazolici, la Mesalamina e la terapia immunosoppressiva con l’associazione Azatioprina e 6-Mercaptopurina o Infliximab appaiono essere superiori al placebo nella prevenzione della recidiva postoperatoria della malattia di Crohn.
Il costo, la tossicità e la tollerabilità di questi approcci devono essere valutati con attenzione per determinare l’approccio ottimale per la profilassi postoperatoria. ( Xagena_2009 )

Doherty G et al, Cochrane Database Syst Rev 2009; (4): CD006873



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