Tumore del colon-retto allo stadio IV: fattori predittivi della sopravvivenza nei pazienti sottoposti a resezione chirurgica palliativa
Il tumore del colon-retto presenta delle nuove alterazioni genetiche, che vengono accumulate con la progressione della malattia, che diviene quindi incontrollabile. Per regolare la forma più maligna di CRC, dobbiamo conoscere il più terribile fenotipo della malattia tumorale allo stadio IV. È stata condotta una revisione retrospettiva dell’Unità Chirurgica Oncologica ( nel periodo di tempo compreso tra il 2005 e il 2008 ) dell’Ospedale S.martino di Genova, e sono stati estratti i dati di 52 pazienti sottoposti ad intervento chirurgico resettivo per carcinoma colorettale allo stadio IV.
Sono state analizzate le variabili cliniche per valutare la loro relazione con la sopravvivenza in un'analisi prognostica univariata ed è stata valutata l'interazione dei fattori prognostici stessi.
Nei pazienti affetti da tumore del colon e del retto allo stadio IV sottoposti ad intervento chirurgico resettivo senza intento curativo, il più pesante fattore predittivo all'analisi univariata per una scarsa prognosi si è rivelato essere l'elevato livello preoperatorio del CEA ( antigene carcinoembrionario ).
Nella serie clinica dei chirurghi del S.Martino, non sono state osservate correlazioni tra la prognosi non-favorevole e la profondità di invasione, età, sesso, presenza di metastasi linfonodali, livello di CA 19.9 ( antigene carboidratico 19-9 ) e terapia postoperatoria.
La durata media di sopravvivenza è stata di 10.9 mesi.
I risultati dello studio hanno mostrato che solo i livelli preoperatori di CEA sono associati ad una ridotta sopravvivenza dei pazienti affetti da carcinoma colorettale allo stadio IV. ( Xagena_2009 )
Scabini S et al, Minerva Chirurgica 2009; 64: 303-306
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