Terapia endoscopica dell’esofago di Barrett
Il punto fondamentale per la prevenzione e il trattamento precoce dell’adenocarcinoma esofageo sta nell’individuazione e nell’eradicazione della neoplasia che si riscontra nei pazienti con esofago di Barrett.
L’approccio alla gestione dell’esofago di Barrett è rapidamente evoluto grazie alla rivoluzione rappresentata dalla terapia endoscopica, a una migliore individuazione delle alterazioni neoplastiche resa possibile dal riconoscimento di lesioni anche minimali e da più avanzate tecniche di imaging endoscopico, e a una nuova serie di modalità terapeutiche endoscopiche.
Gli obiettivi della terapia endoscopica della neoplasia di Barrett consistono nell’effettuare l’ablazione o l’asportazione dell’intero segmento di Barrett riuscendo comunque a preservare l’esofago. Le modalità terapeutiche presentate sono la resezione endoscopica ( resezione endoscopica della mucosa e dissezione endoscopica della sottomucosa ), la terapia fotodinamica, l’ablazione a radiofrequenza, e la crioterapia.
La resezione endoscopica è una tecnica che consente, oltre al trattamento della neoplasia, una diagnosi istologica accurata delle lesioni. Oltre a trattare la neoplasia accertata, è importante trattare anche la restante parte dell’epitelio di Barrett a rischio, in modo da intervenire su lesioni sincrone e metacrone. Questo trattamento dell’intero epitelio di Barrett può essere ottenuto attraverso una o più modalità terapeutiche. ( Xagena_2010 )
Konda Vani JA et al, Minerva Gastroenterologica e Dietologica 2010;56: 421-435
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