L’attività fisica non sembra essere correlata al rischio di costipazione, ma alla qualità di vita
L’efficacia dell’attività fisica riguardo alla gestione della costipazione rimane motivo di controversie.
Il Veterans Affairs Medical Center e l’University of Utah di Salt Lake City hanno analizzato le associazioni esistenti tra attività fisica, costipazione e qualità della vita, in una popolazione di soggetti adulti, di professione impiegati, allo scopo di determinare se il rischio di costipazione fosse correlato con l’attività fisica.
A 1.069 impiegati del Veterans Affairs (VA) Black Hills Health Care System, di età compresa tra i 24 ed i 77 anni, è stato inviato un questionario riguardo alle abitudini intestinali, alla qualità della vita e all’attività fisica.
La percentuale di risposta al questionario è stata del 72%.
La costipazione è stata definita sulla base dei criteri del Rome I.
Un totale di 140 impiegati ( 19.4% ) ha riportato costipazione.
L’attività fisica totale media e tutte le sottoscale di attività fisica non sono risultate significativamente differenti nei soggetti con e senza costipazione ( tutti i valori di p ³ 0.2 ).
I soggetti con costipazione hanno riportato più bassi punteggi di qualità della vita, rispetto a coloro senza costipazione.
Inoltre, l’attività fisica è risultata positivamente correlata con la percezione di stato di salute.
L’attività fisica sembra non essere correlata con il rischio di costipazione in questa popolazione, ma una maggiore attività fisica è associata ad un miglioramento della qualità di vita.
Consigli per incrementare l’attività fisica possono non alterare i sintomi della costipazione, ma possono migliorare il benessere generale.( Xagena_2005 )
Tuteja AK et al, Am J Gastroenterol 2005;100:124–129
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