Reflusso gastroesofageo: fisiopatologia e trattamento


Il reflusso gastroesofageo è un fenomeno fisiologico, ma diventa patologico se si verificano sintomi fastidiosi e/o complicazioni. La patologia del reflusso gastroesofageo presenta diversi fenotipi, dalla patologia del reflusso non-erosivo, fino alle esofagiti da riflusso e all’esofago di Barrett, e può presentarsi con i sintomi caratteristici, come il rigurgito e la pirosi, oppure con sintomi extra-esofagei, come tosse e laringite.

Nella diagnosi di reflusso gastroesofageo, svolgono un ruolo importante l’endoscopia, il test empirico con inibitori della pompa protonica e il test del pH.

Nonostante gli inibitori della pompa protonica ( PPI ) siano molto efficaci nel trattamento dell’esofagite, una percentuale significativa di pazienti ha mostrato sintomi persistenti anche durante trattamento con alte dosi di PPI. Pertanto, è necessario un approfondimento nella fisiopatologia multifattoriale del reflusso gastroesofageo per sviluppare nuove terapie anti-reflusso.

Il meccanismo principale alla base del reflusso è il rilassamento transitorio dello sfintere esofageo inferiore ( TLESR ). L’ernia iatale, l’alterata clearance esofagea e la ridotta pressione dello sfintere esofageo inferiore giocano un ruolo significativo nei pazienti con patologia da reflusso moderata e grave. Il reflussato contenente acido, pepsina e bile può causare danno epiteliale qualora la barriera epiteliale dell’esofago non riesca a proteggere.

Nella maggior parte dei pazienti è evidente un’alterazione epiteliale istopatologica, anche con reflusso non-erosivo, dove sono presenti spazi intercellulari più dilatati.

La percezione di pirosi può essere accentuata da ipersensibilità viscerale, portando a sintomi sempre più gravi.

La chirurgia anti-reflusso è efficace quanto la terapia con inibitori della pompa protonica, ma presenta una morbidità più elevata ed i risultati si attenuano a lungo termine. Pertanto, per questi pazienti si stanno sviluppando nuovi interventi farmacologici, endoscopici e chirurgici. ( Xagena_2009 )

Rohof WOA et al, Minerva Gastroenterologica e Dietologica 2009; 55: 289-300



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Gastro2009