Singola dose di radioterapia per la pancreatite cronica dolorosa
Alcuni pazienti con pancreatite cronica presentano ricorrenti episodi di riacutizzazione della pancreatite e/o di dolore insistente.
L’attuale gestione del problema è nella maggior parte dei casi limitata ai farmaci analgesici e alla chirurgia.
Un gruppo di Ricercatori dell’Hospital Vall d'Hebron a Barcelona ( Spagna ) ha ipotizzato che la radioterapia antinfiammatoria, che si è dimostrata utile per alleviare altri disturbi infiammatori dolorosi, potrebbe risultare utile nei pazienti con pancreatite cronica con gravi sintomi.
E’ stata studiata in modo prospettico l’efficacia di una singola dose di radioterapia antinfiammatoria in 15 pazienti con pancreatite cronica che rispettavano i seguenti criteri di inclusione: 2 riacutizzazioni di pancreatite nei 6 mesi precedenti e/o dolore continuo per più di 3 mesi.
Il trattamento si è basato su una singola dose di radiazione di 8 Gy al pancreas.
La funzione esocrina ( elastasi fecale ), quella endocrina ( peptide C ), la qualità di vita ( questionario EuroQol ) e l’esito clinico sono stati valutati prima e dopo la dose di radioterapia.
La risposta è stata definita come assenza di dolore o di riacutizzazione della pancreatite.
Durante il periodo di follow-up ( mediana: 39 mesi; intervallo: 4-72 mesi ), 12 pazienti non hanno mostrato ulteriore dolore o riacutizzazione.
Per 1 paziente è stata necessaria una seconda dose di radiazione dopo 1 anno dal trattamento iniziale, ma da allora è stato bene ( 50 mesi ).
Altri 2 pazienti non hanno risposto alla radioterapia.
Dopo la terapia, la funzione pancreatica esocrina o endocrina, o entrambe, sono peggiorate in 3 pazienti.
I pazienti che hanno risposto al trattamento ( 13/15 ) hanno mostrato un aumento di 4-20 kg nel peso corporeo durante il follow-up ( valore mediano 4 kg ) e la qualità di vita nel questionario EuroQol è migliorata significativamente da 0.58 a 0.86 ( P<0.001 ).
In conclusione, la radioterapia per pancreatite cronica gravemente sintomatica sembra essere una scelta terapeutica utile ed efficace che potrebbe sostituire o posticipare la chirurgia. ( Xagena_2009 )
Guarner L et al, Am J Gastroenterol 2009;104: 349-355
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Gastro2009