Il trattamento post-neoadiuvante al cancro al seno in fase iniziale HER2+
Il carcinoma alla mammella è il secondo tumore più comune e una delle principali cause di morte per cancro in tutto il mondo. Nel 2022 sono stati diagnosticati più di due milioni di casi di tumore al seno, con oltre 665.000 decessi a livello globale.
HER2 è una proteina promotrice della crescita del recettore della tirosin-chinasi espressa sulla superficie di molti tipi di tumori, compreso il tumore mammario. La sovraespressione della proteina HER2 può verificarsi a seguito dell’amplificazione del gene HER2 ed è spesso associata a una malattia aggressiva e a una prognosi sfavorevole nel tumore al seno. Circa un caso su cinque di tumore al seno è considerato HER2+.
Per i pazienti con cancro al seno in fase iniziale HER2+, il raggiungimento della risposta completa patologica (pCR) con il trattamento neoadiuvante è il primo indicatore di un miglioramento della sopravvivenza a lungo termine. Tuttavia, circa la metà dei pazienti che ricevono il trattamento neoadiuvante non raggiunge la pCR e presenta esiti sfavorevoli a lungo termine, con un aumento del rischio di recidiva di malattia.
La terapia post-neoadiuvante rappresenta un’opportunità fondamentale per ridurre al minimo il rischio di recidiva e prevenire la progressione verso la malattia metastatica nei pazienti con malattia residua. Nonostante i pazienti ricevano un trattamento aggiuntivo con Trastuzumab emtansine (T-DM1) nel setting post-neoadiuvante, circa il 20% dei pazienti continua a presentare malattia invasiva o morte e nessuna riduzione del rischio di recidiva al CNS (sistema nervoso centrale). Una volta diagnosticata la malattia metastatica, il tasso di sopravvivenza a 5 anni scende da quasi il 90% a circa il 30%.
Sono necessarie nuove opzioni terapeutiche nella fase iniziale del tumore mammario per contribuire a ridurre la probabilità di progressione di malattia e migliorare i risultati a lungo termine per un maggior numero di pazienti.
Studio DESTINY-Breast05
DESTINY-Breast05 è uno studio globale di fase III, multicentrico, randomizzato, in aperto, che ha valutato l’efficacia e la sicurezza di Trastuzumab deruxtecan (5,4 mg/kg) rispetto a Trastuzumab emtansine nei pazienti con tumore al seno in fase iniziale HER2+ con malattia invasiva residua nella mammella e/o nei linfonodi ascellari dopo terapia neoadiuvante e ad alto rischio di recidiva. L’alto rischio di recidiva è stato definito come la presenza di un tumore inoperabile (prima della terapia neoadiuvante) o di linfonodi ascellari patologicamente positivi dopo la terapia neoadiuvante.
L’ endpoint primario di DESTINY-Breast05 è la sopavvivenza libera da malattia invasiva (iDFS) valutata dallo sperimentatore. La sopravvivenza libera da malattia invasiva è definita come il tempo dalla randomizzazione alla prima recidiva, recidiva a distanza o morte per qualsiasi causa. L’endpoint secondario chiave è la sopravvivenza libera da malattia valutata dallo sperimentatore. Altri endpoint secondari includono la sopravvivenza globale (OS), intervallo libero da recidiva a distanza, intervallo libero da metastasi cerebrali e sicurezza.
DESTINY-Breast05 ha arruolato 1.635 pazienti in Asia, Europa, Nord America, Oceania e Sud America. ( Xagena_2025 )
Fonte: ESMO ( European Society of Clinical Oncology ) Congress 2025
XagenaMedicina_2025