Protocollo con antagonista del GnRH: una elevata risposta ovarica non compromette i tassi di gravidanza in corso e aumenta i tassi cumulativi di gravidanza


Vari studi suggeriscono un range ottimale di ovociti ottenuti in risposta alla stimolazione ovarica per IVF ( fecondazione in vitro; FIV ) al di sotto e al di sopra del quale gli outcome sono compromessi.

Obiettivo di questa analisi retrospettiva dello studio ENGAGE è stato quello di esaminare ulteriormente la possibile associazione tra grado della risposta ovarica e probabilità di gravidanza in un protocollo con dose fissa di antagonista del GnRH ( ormone di rilascio delle gonadotropine ).

L’ENGAGE era uno studio multicentrico, randomizzato in doppio cieco, double dummy, di non-inferiorità.
Le 1506 donne incluse, con età 18–36 anni, peso maggiore di 60 kg e minore o uguale a 90 kg, indice di massa corporea ( BMI ) 18–32 kg/m2, sono state trattate con una singola somministrazione di Corifollitropina alfa ( n=756 ) o una iniezione giornaliera di FSH ricombinante ( rFSH ) ( n=750 ) durante i primi 7 giorni di stimolazione ovarica controllata in un protocollo con antagonista del GnRH ( Ganirelix ).

In questa analisi retrospettiva le pazienti sono state distinte in cinque gruppi in base al numero di ovociti recuperati ( 0–5, 6–9, 10–13, 14–18 e 18 ovociti ).
Sono stati valutati il numero di embrioni di buona qualità ottenuti e trasferiti, nonché i tassi di gravidanza in corso, i tassi di nati vivi e i tassi cumulativi di gravidanza per ciclo iniziato per gruppo di trattamento.

I tassi di gravidanza in corso dopo trasferimento di embrione fresco per ciclo iniziato sono aumentati dal 31.9% nel gruppo di risposta ovarica più bassa al 41.9% nel gruppo di risposta ovarica più elevata, nelle pazienti trattate con Corifollitropina alfa, e dal 31.3 al 43.4% nelle pazienti trattate con FSH ricombinante.

Dopo inclusione delle gravidanze ottenute da embrione congelato, i tassi cumulativi di gravidanza per ciclo iniziato sono risultati compresi tra il 33.0 e il 60.8% nel gruppo Corifollitropina alfa e tra il 31.3 e il 55.9% nel gruppo FSH ricombinante.

L’analisi di regressione univariata ha dimostrato significativi effetti sui tassi di gravidanza dei fattori: trasferimento embrionale ( doppio o singolo, p inferiore a 0.01 ), regione ( Nord America o Europa, p inferiore a 0.01 ), livello di progesterone al giorno dell’hCG ( maggiore 1.5 o minore o uguale a 1.5 ng/ml, p inferiore a 0.01 ), giorno di inizio della stimolazione ( giorno 2 o giorno 3 del ciclo, p=0.02 ) ed età ( p=0.04 ).

Utilizzando come riferimento la categoria 10–13 ovociti, l’analisi di regressione logistica ha evidenziato odds ratio ( OR ) stimate per gruppo di trattamento e totali vicini a 1.0, senza differenze statisticamente significative tra i valori ottenuti con e senza correzione per i fattori predittivi significativi con influenza sui tassi di gravidanza.
Gli odds ratio di gravidanza per le pazienti con scarsa ed elevata risposta ovarica, secondo la categoria ovocitaria, sono risultate simili agli odds ratio delle normo-responder con 10–13 ovociti.

In conclusione, nelle pazienti di 36 anni con cicli regolari trattate con Corifollitropina alfa o con iniezioni giornaliere di FSH ricombinante in un regime con antagonista del GnRH, una elevata risposta ovarica non ha compromesso i tassi di gravidanza in corso e i tassi di nati vivi dopo trasferimento di embrioni freschi.
I tassi cumulativi di gravidanza per ciclo iniziato, incluse le gravidanze da embrioni congelati, sono aumentati marcatamente con l’aumento della risposta ovarica. ( Xagena_2013 )

Fatemi HM et al, Human Reproduction 2013; 28 (2): 442–452

Xagena_Medicina_2013