Vaginismo refrattario: efficacia della Tossina botulinica


L'iniezione locale di tossina botulinica può essere utilizzata con successo nella cura del vaginismo refrattario ad altre terapie.

E' stato questo il risultato di uno studio effettuato presso l'Università di Teheran, in Iran, nel corso del quale è stata valutata l'efficacia di tali iniezioni nel trattamento del vaginismo grave.

Sono state prese in esame 24 donne, d'età compresa tra i 19 ed i 34 anni, che soffrivano di vaginismo di terzo o quarto grado e che non avevano avuto beneficio da altri trattamenti.

La tossina botulinica, al dosaggio di 150-400 mIU, è stata iniettata all'interno della muscolatura pubo-rettale in tre siti per ciascuno dei due lati della vagina.

Delle 24 donne trattate, 23 ( pari al 95.8% ) hanno mostrato assenti o solo scarsi segni di vaginismo alla visita ginecologica effettuata una settimana dopo la somministrazione, 18 (75%) hanno avuto rapporti sessuali soddisfacenti dopo la prima iniezione, 4 (16.7%) hanno lamentato una lieve dispareunia e una necessità di una seconda somministrazione per ottenere l'effetto curativo.

Una paziente ha rifiutato l'esplorazione vaginale e non ha avuto rapporti mentre un'altra non ha avuto rapporti a causa dell'impotenza secondaria del coniuge.

Non si è verificato nessun caso di recidiva di vaginismo dopo un follow up medio di 12.3 mesi ( range 2-24 mesi ).

Gli Autori propongono quindi l'uso di questa nuova terapia in tutti i casi di vaginismo refrattari alle terapie convenzionali. ( Xagena_2004 )

Ghazizadeh S et al, Obstet Gynecol 2004;104:922-925

Fiorenza Lagona, Specialista in Ginecologia, Milano



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