Relacorilant, un modulatore selettivo del recettore dei glucocorticoidi, in combinazione con nab-Paclitaxel, ha dimostrato di migliorare la sopravvivenza globale rispetto al solo nab-Paclitaxel nel carcinoma ovarico ricorrente, resistente al Platino


Relacorilant, un modulatore selettivo del recettore dei glucocorticoidi ( SGRM ), in combinazione con nab-Paclitaxel, ha dimostrato di migliorare la sopravvivenza globale ( OS )rispetto al solo nab-Paclitaxel in uno studio randomizzato di fase 2, condotto su pazienti con carcinoma ovarico ricorrente, resistente al Platino.

Le donne trattate con Relacorilant a intermittenza più nab-Paclitaxel hanno presentato una sopravvivenza mediana globale di 13,9 mesi, contro 12,2 mesi per le donne trattate con il solo nab-Paclitaxel.
Nel braccio, nel quale le pazienti sono state trattate con Relacorilant il giorno prima, il giorno stesso e il giorno dopo il trattamento con nab-Paclitaxel, è stata osservata una riduzione del 33% del rischio di decesso rispetto al solo nab-Paclitaxel ( hazard ratio, HR=0,67; IC 95% 0,43-1,03; P = 0,066 ).

Dati preclinici clinici avevano indicato che l’inibizione del recettore dei glucocorticoidi può aumentare o ripristinare la sensibilità alla chemioterapia.

La sperimentazione ha coinvolto in totale 178 pazienti assegnate in parti uguali a tre bracci: uno trattato con nab-Paclitaxel e Relacorilant 150 mg somministrato il giorno prima, il giorno stesso e il giorno dopo il chemioterapico ( braccio intermittente ), il secondo trattato con nab-Paclitaxel più Relacorilant 100 mg somministrato giornalmente ( braccio continuativo ) e il terzo trattato con il solo nab-Paclitaxel ( braccio di confronto ).

E' stata utilizzata una dose di nab-Paclitaxel più bassa quando il farmaco è stato utilizzato in combinazione con Relacorilant, rispetto al braccio trattato con il solo nab-Paclitaxel, perché Relacorilant inibisce il metabolismo del taxano.

L’endpoint primario dello studio era la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ), valutata dagli sperimentatori secondo i criteri RECIST versione 1.1.

La sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) mediana è risultata di 5,6 mesi nel braccio trattato con Relacorilant ad intermittenza versus 3,8 mesi nel braccio di confronto, con una riduzione del 34% del rischio di progressione o decesso a favore del trattamento con Relacorilant ( HR=0,66; IC 95% 0,44-0,98; P = 0,038 ), mentre la durata della risposta ( DoR ) mediana è risultata rispettivamente di 5,6 mesi versus 3,7 mesi ( HR=0,36; IC 95%, 0,16-0,77; P = 0,006 ).

Quando i ricercatori hanno escluso dalle analisi le pazienti con refrattarietà primaria al Platino già sottoposte a quattro o più linee di terapia i risultati sono stati, effettivamente, più favorevoli; in questo caso, la sopravvivenza mediana senza progressione è risultata di 5,6 mesi nel braccio trattato con Relacorilant a intermittenza contro 3,8 mesi nel braccio di confronto, con una riduzione del rischio di progressione o decesso del 42% per le donne trattate con Relacorilant ( HR=0,58; IC 95%, 0,37-0,91; P = 0,016 ), la durata mediana della risposta è stata rispettivamente pari a 5,6 mesi versus 3,6 mesi ( HR=0,26; IC 95% 0,11-0,62; P = 0,001 ), e la sopravvivenza mediana globale rispettivamente di 13,9 mesi versus 12,2 mesi, con una riduzione del rischio di decesso del 48% a favore del trattamento con Relacorilant ( HR=0,52; IC 95% 0,31-0,86; P = 0,010 ).

E' stata anche valutata la sopravvivenza globale dopo che si è verificato un numero prestabilito di decessi.
Al momento del cut off dei dati, erano decedute 128 pazienti su 178.
Inoltre, 14 pazienti nel braccio trattato con Relacorilant a intermittenza e altre 9 nel braccio di confronto, contribuiranno ai risultati finali delal sopravvivenza globale.

Ua paziente nel braccio trattato con Relacorilant intermittente e una nel braccio trattato continuativamente non sono andate incontro a una progressione del tumore e sono in trattamento da oltre 20 mesi.

Riguardo alla sicurezza, l’aggiunta di Relacorilant a nab-Paclitaxel non ha prodotto un aumento degli effetti avversi e gli effetti avversi di grado 3 o superiore sono stati: neutropenia, anemia e neuropatia sensoriale periferica. ( Xagena_2022 )

Fonte: Corcept Therapeutics, 2022

Xagena_Medicina_2022