Cancro al seno: diversi profili di effetti indesiderati per Anastrozolo e per Exemestane


Uno studio che ha messo a confronto due inibitori dell'aromatasi come terapia adiuvante nelle donne in postmenopausa con carcinoma mammario positivo per il recettore ormonale non ha rilevato differenze tra Exemestane ( Aromasin ) e Anastrozolo ( Arimidex ).

Questi i risultati dello studio MA27.

L'ipotesi di partenza dello studio era che Exemestane, per il fatto di essere irreversibile e più potente, fosse in grado di fornire maggiori vantaggi sulla sopravvivenza rispetto ad Anastrozolo.

La studio MA27 ha coinvolto 7.576 donne in postmenopausa ( età media 61 anni ) con tumore mammario ER+, che sono state assegnate in maniera casuale a ricevere Anastrozolo ( 1 mg/die ) o Exemestane ( 25 mg/die ).

In un’altra parte dello studio le donne sono state assegnate in modo random a Celecoxib ( Celebrex ) oppure a placebo, ma questa parte dello studio era stata interrotta nel 2004 dopo il ritiro dal commercio del Vioxx ( Rofecoxib ) per rischio cardiovascolare.

I risultati non hanno mostrato una differenza significativa nella sopravvivenza tra i due gruppi. Entrambi i gruppi hanno mostrato un tasso di sopravvivenza totale del 91% dopo più di 4 anni di follow-up.

I due farmaci hanno presentato diversi profili di effetti indesiderati. Exemestane è risultato associato a minore sanguinamento vaginale rispetto ad Anastrozolo, e anche a minore incidenza di ipertrigliceridemia, ipercolesterolemia, osteoporosi auto-riferita; l’incidenza di fratture è risultata simile per i due farmaci.
Le donne trattate con Exemestane hanno presentato più casi di acne e di mascolinizzazione, rispetto ad Anastrozolo, e anche più elevati livelli di enzimi epatici e di bilirubina. ( Xagena_2010 )

Fonte: San Antonio Breast Cancer Symposium ( SABCS ), 2010



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