Le tecniche di fecondazione assistita non possono compensare il naturale declino della fertilità legato all'età


L'età materna è un importante fattore nella riproduzione.

La domanda che si sono posti i Ricercatori dell'INSERM ( French Institute of Health and Medical Research ) in Francia, è se le tecniche di fecondazione assistita possano compensare il declino della fertilità dovuto all'età.

E' stato impiegato un modello di simulazione al computer ( Monte Carlo ) della riproduzione che ha combinato le probabilità mensili di concepimento, il rischio di aborto spontaneo e la probabilità di diventare sterile permanentemente a causa dell'età.

In condizioni naturali, il 75% delle donne che iniziano a provare a concepire un bambino all'età di 30 anni avranno un parto vitale entro 1 anno, il 66% a 35 anni ed il 44% a 40 anni.

Entro 4 anni la percentuale di successo sarà, rispettivamente, del 91%, dell'84% e del 64%.

Qualora le donne si rivolgessero alle tecniche di fecondazione assistita dopo 4, 3 o 2 anni, rispettivamente, senza aver concepito bambini e se la percentuale di successo fosse come quella osservata dopo due cicli di inseminazione nel corso della fertilizzazione in vitro, le tecniche di fecondazione artificiale avrebbero compensato solo per la metà dei parti persi posticipando il primo tentativo di gravidanza dai 30 ai 35 anni di età, e per meno del 30% posticipando dai 35 ai 40 anni.

Le tecniche di fecondazione artificiale attualmente non sono in grado di compensare tutti i parti persi a causa del naturale declino della fertilità dopo i 35 anni di età ( Xagena_2004).

Leridon H, Hum Reprod 2004; 19: 1548-1553



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