L’impiego della tecnologia di riproduzione assistita è associata ad un maggior rischio di placenta previa


Il rischio di placenta previa può aumentare nelle gravidanze concepite mediante la tecnologia di riproduzione assistita.
Non è noto se l’aumento del rischio sia dovuto a fattori correlati alla tecnologia riproduttiva o sia associato a fattori materni.

Lo studio ha riguardato l’analisi di 845.384 gravidanze riportate nel Medical Birth Registry della Norvegia tra il 1988 ed il 2002.

E’ stato confrontato il rischio di placenta previa in 7.568 gravidanze concepite mediante fecondazione assistita con quello delle gravidanze concepite in modo naturale.

Per studiare l’influenza della tecnologia di riproduzione assistita in modo più diretto, gli Autori hanno comparato il rischio di placenta previa tra le gravidanze consecutive in 1.349 donne che hanno concepito sia naturalmente che dopo fecondazione assistita.

E’ stato osservato un più alto rischio ( 6 volte ) di placenta previa nelle gravidanze non gemellari concepite mediante fecondazione assistita rispetto alle gravidanze concepite naturalmente ( odds ratio aggiustato, OR = 5.6 ).

Tra le donne che hanno concepito sia naturalmente che dopo fecondazione assistita, il rischio di placenta previa era circa 3 volte maggiore nella gravidanza successiva alla fecondazione assistita ( OR aggiustato = 2.9 ) rispetto a quella naturale.

Pertanto, l’impiego della tecnologia di riproduzione assistita è associata ad un maggior rischio di placenta previa. ( Xagena_2006 )

Romundstad LB et al, Hum Reprod 2006; Advance Access






Gyne2006