Che cos'è l'endometriosi


A cura di Associazione Italiana Endometriosi

Si parla di endometriosi quando del tessuto simile all'endometrio si trova anche in altri organi, come ovaie, tube, peritoneo, vescica, intestino, setto retto-vaginale, dove causa sanguinamento interno, infiammazione cronica, formazione di tessuto cicatriziale, aderenze e altre complicazioni, che dipendono dalla sede degli impianti ectopici.
L'endometrio ectopico subisce, come quello normale, gli stimoli da parte degli ormoni ovarici: ogni mese si sviluppa, si sfalda ed è causa di sanguinamento.
I ripetuti sanguinamenti addominali, che non trovano sbocco all'esterno, vengono "aggrediti" dalla cascata di fattori della coagulazione, per tentare di arginare il danno. Quando però sotto una cicatrice superficiale il sangue periodicamente continua a uscire, si possono formare cisti che raggiungono anche alcuni centimetri di dimensioni.
L'eziopatogenesi dell'endometriosi è ancora misteriosa e controversa, ma esistono varie teorie in proposito, che spiegano bene quello che probabilmente accade.
Tra le più accreditate c'è la teoria del reflusso tubarico di sangue mestruale e del successivo impianto ectopico delle cellule migrate, dovuto anche, si pensa, a un non meglio identificato difetto del sistema immunitario nel neutralizzare queste cellule.
Altre ipotesi includono fattori genetici, ambientali, disordini autoimmuni, diffusione linfatica o vascolare, metaplasia e altri ancora. Le teorie non si escludono a vicenda e la patologia è attualmente considerata multifattoriale.
( Xagena_2001)