I bambini di 5 anni nati da gravidanza singola ottenuta con ICSI o IVF, tendono ad avere più necessità di ricorrere ad assistenza sanitaria rispetto a quelli concepiti naturalmente
Più di un milione di bambini nel mondo sono nati grazie a tecniche di fecondazione assistita.
Le più recenti tecniche, come la iniezione intracitoplasmatica di spermatozoi ( ICSI ), appaiono sempre meno "naturali" ed esistono scarse informazioni circa la salute di questi bambini oltre il periodo neonatale.
Uno studio multicentrico di coorte effettuato in cinque diversi Paesi europei ha valutato 540 bambini, di 5 anni d'età, concepiti con ICSI che sono stati confrontati con 538 bambini concepiti naturalmente e con 437 bambini concepiti mediante fecondazione in vitro ( IVF ).
Tra i bambini nati da ICSI, il 4,2% presentava una malformazione congenita maggiore, con un rischio relativo di 2,77 rispetto ai bambini concepiti naturalmente.
Questo stesso rischio per i nati da IVF era di 1,80.
Il tasso più elevato di malformazioni nei nati da ICSI era in parte dovuto ad un eccesso di malformazioni del sistema uro-genitale nei maschi.
Inoltre, i bambini nati da ICSI e da IVF avevano una maggiore probabilità di avere una malattia significativa dell'infanzia, di subire un intervento chirurgico, di necessitare di una terapia medica o di essere ricoverati in ospedale rispetto ai bambini concepiti naturalmente, anche se un esame obiettivo attento non ha rilevato sostanziali differenze nei tre gruppi.
Questo studio è giunto alla conclusione che i bambini di 5 anni nati da gravidanza singola ottenuta con ICSI o IVF, nonostante presentino condizioni generali rassicuranti, tendono ad avere più necessità di ricorrere ad assistenza sanitaria rispetto a quelli concepiti naturalmente. I bambini concepiti con ICSI presentano inoltre un maggiore tasso di malformazioni congenite. ( Xagena_2005 )
Bonduelle M et al, Hum Reprod 2005 20 : 413-419
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