La supplementazione di Calcio e Vitamina-D non aumenta e neppure diminuisce il rischio coronarico o cerebrovascolare nelle donne sane in menopausa


Gli individui con calcificazione vascolare o valvolare sono ad aumentato rischio di eventi coronarici, ma la relazione tra consumo di calcio ed eventi cardiovascolari è incerta.

Uno studio, coordinato da Ricercatori della George Washington University, negli Stati Uniti, ha valutato il rischio di eventi coronarici e cerebrovascolari in un sottostudio del Women’s Health Initiative.

Allo studio hanno preso parte 36.282 donne in postmenopausa di 50-79 anni di età.
Le donne sono state assegnate in modo casuale ad assumere carbonato di Calcio 500mg con Vitamina D 200 IU ( bid ), oppure placebo.

Durante i 7 anni di follow-up 499 donne nel gruppo Calcio/Vitamina D e 475 donne nel gruppo placebo sono morte per infarto miocardico o malattia coronarica ( hazard ratio, HR = 1.04 ).

L’ictus si è presentato in 362 donne assegnate al gruppo Calcio/Vitamina D ed in 377 donne assegnate al placebo ( hazard ratio = 0.95 ).

Le donne con più alta assunzione di Calcio totale ( dieta + supplementazioni ), al basale, non erano a più alto rischio di eventi coronarici ( p = 0.91 per interazione ) o ictus ( p = 0.14 per interazione ) se assegnate ad assumere Calcio e Vitamina D.

La supplementazione di Calcio e Vitamina D non aumenta e neppure diminuisce il rischio coronarico o cerebrovascolare nelle donne sane in postmenopausa durante un periodo osservazionale di 7 anni. ( Xagena_2007 )

Hsia J et al, Circulation 2007; 115: 846-854




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